Una decina gli indagati accusati di bancarotta. Riprenderà in settembre il processo nei confronti di sedici imputati per il dissesto del Comune
È stata aggiornata al prossimo 9 ottobre l’udienza preliminare nei confronti di dieci indagati, che per la gestione del Casinò di Campione d’Italia (chiuso nell’estate 2018 per via degli oltre 130 milioni di euro di debiti) sono accusati di bancarotta. Gli indagati sono gli ex sindaci dell’enclave, in carica nel periodo compreso fra il 2013 e il 2018, i due ex amministratori delegati (nei loro confronti l’accusa contesta anche il reato di appropriazione indebita), i quattro componenti del Cda della casa da gioco e due funzionari della Banca Popolare di Sondrio. L’aggiornamento dell’udienza preliminare che stamane è durata una manciata di minuti è stato deciso dal gup Cristiana Caruso, dopo che aveva preso atto dell’assenza di tutti i difensori, che hanno partecipato allo sciopero dei penalisti che protestano per le condizioni dei detenuti in carcere e i continui suicidi (settanta dall'inizio dell'anno in Italia, l’ultimo dei quali ieri a Varese). La gup deve decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio avanzata dal pm Antonia Pavan. Il prossimo 19 settembre in Tribunale a Como, invece, riprenderà il processo con rito ordinario nei confronti di sedici imputati (ex amministratori pubblici ed ex funzionari comunali) accusati a vario titolo di reati legati alla gestione del Comune dell’enclave, tra il 2013 e l’estate 2018, periodo in cui è stato dichiarato il dissesto finanziario. Quasi tutti i reati sono prescritti, altri lo saranno a breve.