L'associazione Idra, promotrice della Carta della Gerra, è stata gratificata ‘per aver messo la cultura indipendente sulla mappa della Svizzera italiana’
Tutto è partito con ‘La Straordinaria’. Nel giro di quasi due anni, l’associazione Idra si è fatta conoscere in tutto il cantone e a livello svizzero fino ad arrivare a vincere un premio nazionale: l’ultracentenario premio letterario dedicato allo scrittore Gottfried Keller.
Per gli organizzatori del riconoscimento, Idra “è riuscita a canalizzare e catalizzare le necessità e le visioni di molte realtà culturali indipendenti della Svizzera italiana. Partendo dai presupposti che non si possono scindere le dimensioni creative da quelle sociali, mentre vanno distinte quelle istituzionali da quelle indipendenti, il loro lavoro sta dando i suoi frutti anche a livello di progettualità politica”. La giuria del premio, sottolinea anche l’importanza del documento stilato dall’associazione nel febbraio scorso: “Invece di una Carta della Guerra, qui abbiamo la Carta della Gerra, un foglio senza margini, che chiama tutti a metterci mano: invita chi scrive a confrontarsi con altri creatori e con il pubblico, invita le associazioni a mettersi in discussione e a collaborare, e invita il pubblico a seguire i processi creativi mentre accadono, mentre si articolano e si innestano gli uni negli altri”. Per questi motivi, la fondazione Martin Bodmer ha conferito all’associazione un ‘Dono d’onore’.
Il prestigioso premio, vinto in passato anche da Hermann Hesse, Giovanni Orelli e Fabio Pusterla, è stato accolto con felicità dai vertici di Idra, ma la loro speranza è che quanto vinto non sia solo un traguardo: “Ci auguriamo che questo prestigioso premio serva a favorire le istanze promosse attraverso la Carta della Gerra. In particolare rispetto all’urgente necessità di spazi, di sostegno e, più in generale, al riconoscimento concreto del ruolo che la cultura indipendente dovrebbe avere a Lugano e nella Svizzera italiana. Speriamo anche che questo premio sia di buon auspicio nel favorire un miglioramento delle condizioni tuttora precarie delle professioniste e dei professionisti che lavorano nel circuito della cultura indipendente sul territorio; a tutte e tutti loro l’Associazione dedica questo premio, per la dedizione e la capacità di proporre, attraverso le proprie pratiche, una visione diversa del mondo fuori dai margini”.