L'amministratore della ditta replica duramente all'interpellanza presentata dal deputato Tuto Rossi: ‘Per combattermi si scaglia contro il governo’
“Tutto quello che scrive l’avvocato Tuto Rossi è falso, non corrisponde al vero che la Birolini Sa è totalmente abusiva in quel di Muzzano, abbiamo licenze che lo confermano, oltre che a decisioni dell’attuale esecutivo (vedi ris. Mun. 5505 di maggio 2020) le quali confermano la possibilità di svolgere la nostra attività in quel di Muzzano a prescindere della sentenza del Tram del 2019”. Giancarlo Birolini, amministratore della Birolini Sa, non usa mezzi termini nel replicare all’interpellanza urgente al Consiglio di Stato presentata nei giorni dal deputato in Gran Consiglio Tuto Rossi, della quale abbiamo riferito nell’edizione online di venerdì e sulla quella cartacea di sabato scorso.
Del resto, anche l’atto parlamentare scritto dall’esponente Udc non è andato per il sottile. Diamo spazio dunque alla versione dell’amministratore della società, che si è sentito chiamato in causa dal deputato, perché “avrebbe, con sistemi poco ortodossi di tipo mafioso, ammaestrato l'amministrazione cantonale e oltre”. Secondo il dirigente della ditta di trasporti, scavi e forniture, l’intervento di Tuto Rossi è da interpretare come una “conferma quanto l’esecutivo di Muzzano sia alla canna del gas, e non abbia più strumenti legali per combattere contro il sottoscritto, e la paura di non spuntarla (par mia fa na figüra da ciücülatee) li obbliga a escamotage pericoloso come questo, estremo, di scagliarsi contro il Consiglio di Stato. L’avvocato Tuto Rossi tenta ora con un’interpellanza quanto non è riuscito a fare come legale del Comune di Muzzano”.
L’amministratore della Birolini non intende prendere le difese del Consiglio di Stato, “che peraltro non è il mio compito, poi sono sicuro che riesca tranquillamente tenere a bada questa armata Brancaleone, ma visto che attaccano anche il sottoscritto due righe di risposta le devo fare: Tuto Rossi non è la prima volta che, spinto dall’esecutivo di Muzzano, tenta di ostacolare il regolare corso di un iter procedurale, usando metodi poco ortodossi allo scopo di ostacolare la regolare attività della Birolini Sa e di conseguenza la mia, ma purtroppo per lui e i sui accoliti (Municipio di Muzzano) finiranno con le pive nel sacco, com’è successo sino a ora”. Questo, conclude il dirigente della società, non perché, come insinuano loro, io usi metodi di stampo fascista o peggio di stampo mafioso, per ottenere favoritismi, ma perché ciò che insinuano è di pura fantasia”.