Luganese

Campione d’Italia: ‘No all’Unione doganale europea’

La Giunta comunale approva la petizione popolare che chiede di revocare la direttiva che da ormai quattro anni ha trasformato la vita dei cittadini

Il Comitato civico a giugno, quando ha consegnato 1’057 firme in municipio
(Ti-Press)
4 febbraio 2024
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“No all’Unione doganale europea”. A ribadirlo è Campione d’Italia, nello specifico la sua Giunta comunale, che il 25 gennaio scorso si è riunita e ha approvato la petizione popolare che chiede di revocare la famigerata direttiva 2019/475 dell’Unione europea, che ha sostanzialmente incluso dal 1° gennaio del 2020 l’enclave nel territorio doganale comunitario.

‘Gravissimi pregiudizi economici e personali’

Lo scorso giugno, ricordiamo, il Comitato civico aveva raccolto e consegnato all’Amministrazione comunale 1’057 firme, allo scopo di chiedere che si avvii l’iter per la revoca. Ebbene, a distanza di alcuni mesi la politica campionese si muove deliberando a favore della richiesta partita dal basso, che peraltro come già a suo tempo aveva sottolineato il sindaco Roberto Canesi è in linea con il sentimento di chi il Comune lo guida. E infatti, anche nella delibera si evidenzia che la petizione “ribadisce l’indirizzo già assunto dall’Amministrazione comunale sin dal proprio insediamento alla luce del fatto che la direttiva stessa ha creato e crea gravissimi pregiudizi sia economici che nella vita personale dei cittadini”.

La procedura richiesta dal comitato prende pertanto avvio: la delibera, unitamente alla petizione, verrà infatti consegnata alla Presidenza del Consiglio dei Ministri italiano, alla Commissione dell’Ue, nonché per conoscenza alla Prefettura di Como, alla Regione Lombardia e alla Provincia di Como. Difficile prevedere oggi l’esito della richiesta di restituire a Campione la sua peculiarità, anche doganale.

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