Luganese

I molinari replicano a Valenzano Rossi (e alla stampa)

Gli autogestiti diffondo un comunicato in cui prendono posizione sugli articoli pubblicati oggi

Un’occupazione che continuerà a far discutere
(Ti-Press)
26 dicembre 2023
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L'occupazione del 25 dicembre dell'ex discoteca a Capo San Martino è stata sicuramente il tema più caldo di oggi, martedì. Così come lo sono state le conseguenti considerazioni rilasciate dalla capodicastero Sicurezza, Karin Valenzano Rossi. Considerazioni che, come c'era da aspettarsi, non sono piaciute agli autogestiti del Soa il Molino, che hanno prontamente diffuso un comunicato in cui esternano il loro disappunto.

“In questi tempi bui popolati da politicanti sempre più miopi – si legge nel testo –, delle scintille di luce appaiono nella notte resuscitando spazi - loro sì, di loro, in stato di degrado – celebrando la vita, regalando barlumi di speranza, una speranza che grida di fronte allo scempio che ci circonda. Miope è pure la narrazione di chi si presta a questi perbenismi – i giornalisti dapprima bloccati dalle forze dell’ordine durante lo sgombero e poi condotti a documentare il cosiddetto degrado - che agguagliano alla qualità della vita un’immagine di ordine e pulizia. Apparente”.

Gli autori del testo proseguono difendendo la loro occupazione, che si è svolta “senza un servizio di sicurezza e senza un’entrata a pagamento”, e in cui “parecchie centinaia di persone hanno condiviso un momento che è tradizione“ con un “fitto programma di iniziative proposte da varie realtà e associazioni avrebbe arricchito pure i giorni a venire. Il degrado è nei cervelli di chi vede solo le bottiglie rimaste per terra (e che, se ci davate il tempo, avremmo anche ripulito…)”.

“Ci si muove con questa creatività, con queste pratiche, se l’aria non passa e rimane l’odore stantio delle ipocrisie nonostante l’apertura di fantomatiche finestre di dialogo. Che di soluzioni e proposte concrete non ne hanno l’ha detto chiaramente la stessa Karin Valenzano Rossi, ammettendo di fatto di aver condotto una farsa volta solo a risolvere l’occupazione delle ex scuole di Viganello a luglio, o a chissà quale tentativo di riscattare la propria immagine rispetto a un’indagine che la vede tuttora coinvolta sull’abbattimento dell’ex-Macello”.

“Il suo appello al legalismo – conclude il comunicato – stride sia con questo che con i torbidi affari professionali della Fidinam in cui ricopre un ruolo dirigenziale. Viene da chiedersi se la gestione delle nostre serate sia davvero più sporca della vostra gestione della cosa pubblica”.

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