Luganese

Vendere l'ex casa comunale, ‘un logico seguito’

Capriasca, i favorevoli alla cessione dello stabile di Lugaggia replicano ai referendisti

L’ex casa comunale (e sede della polizia)
(Ti-press)
22 dicembre 2023
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È lanciato il dibattito sul futuro della ex casa comunale di Lugaggia, che la cui vendita è stata decisa dal Legislativo di Lugaggia lo scorso 18 dicembre. Due giorni dopo il lancio del referendum da parte del Gruppo Onda Rossa con i Verdi e il Pac di Capriasca, si presenta pubblicamente anche la controparte, sotto forma di un “Comitato interpartitico favorevole alla decisione di alienazione della ex casa comunale di Lugaggia”.

Lugaggia fino al 2008 fu un Comune indipendente; aderì alla seconda fase dell'aggregazione che diede vita all'odierno Comune di Capriasca. Come accaduto in molti casi, anche questa aggregazione ha ‘lasciato’ sul territorio ex case comunali da ricollocare. Quella di Lugaggia è stata per lungo tempo sede della Polizia intercomunale Torre di Redde e ora verrebbe rimessa sul mercato immobiliare, per un probabile uso residenziale. Può ancora rivelarsi utile, questa casa a due piani situata nel centro del paese? I referendisti sostengono di sì: un asilo nido ha già manifestato il suo interesse, e gli spazi verrebbero pure buoni per attività associative in questo quartiere da 1'100 abitanti.

Ora arriva la replica dei favorevoli alla vendita, sostenuta in Consiglio comunale dai gruppi locali di Plr, Centro, Lega, Capriasca 2020 e Udc/Svp. Questa vendita, scrivono in un comunicato stampa, “è de facto il logico seguito di quanto a più riprese discusso e preliminarmente deciso nell’ambito degli studi sulle prospettive in materia di stabili comunali e che nella fattispecie l’alienazione con conseguente vendita attraverso pubblico concorso sono state rese possibili con l’ormai avvenuto spostamento della sede della Polizia Torre di Redde in uno stabile più idoneo e confacente. Già ormai diversi anni fa, in sede di pianificazione delle nuove edificazioni scolastiche si era indicata la necessità di prevedere 2 milioni di entrate per il tramite della vendita di alcuni stabili patrimoniali non più indispensabili”.

Un sacrificio necessario e previsto, ricordano i favorevoli all'alienazione, di cui beneficeranno altri beni del Comune di Capriasca. “Sottolineiamo in questo contesto che il Legislativo ha accolto l’emendamento della commissione della Gestione che vincola il Municipio all’utilizzo della cifra che sarà ricavata dalla vendita della casa di Lugaggia alla ristrutturazione di altri stabili comunali, quali potrebbero ad esempio essere Casa Cattaneo sempre nel quartiere di Lugaggia, casa Battaglini in quello di Cagiallo, come pure l’ex casa comunale e scuola di Sala”: una visione che tutte le forze avevano condiviso, “dunque non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca”.

Per raccogliere le firme necessarie a sostegno del referendum c'è tempo fino al 15 gennaio.