Luganese

Sbloccato il Polo congressuale al Campo Marzio nord

Storico via libera da parte del Consiglio comunale. Sul Piano finanziario, interpretazioni contrastanti. Municipio criticato da più parti.

Campo Marzio nord a una svolta
(Ti-Press)
19 dicembre 2023
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Polo turistico congressuale al Campo Marzio nord: stavolta pare davvero quella buona. Il Consiglio comunale, nella seduta di stasera, ha approvato quasi all’unanimità (una sola voce fuori dal coro) la proposta della Commissione della pianificazione del territorio (correlatrici la socialista Tessa Prati e la liberale radicale Céline Antonini). Sarà quindi revocata la variante pianificatoria votata dal legislativo nel 2017. Il credito di 306’000 franchi sarà destinato alla nuova variante pianificatoria, mentre il Municipio è chiamato a licenziare un altro messaggio per la prosecuzione delle successive fasi di sviluppo del progetto.

Prima si pianifica, poi si finanzia

In altre parole, il comparto andrà prima pianificato, poi si potrà decidere quale sia la strada migliore da percorrere per finanziare il progetto. Non esiste solo la via del Partenariato pubblico-privato (Ppp), che potrebbe risultare rischioso e indebolirebbe il potere contrattuale e decisionale del Municipio e il Consiglio comunale nelle prossime fasi del progetto. L’esecutivo ha accolto la proposta di emendamento, informando che gli atti della variante pianificatoria sono già in corso e che questo lavoro è già a buon punto. Il vicesindaco Roberto Badaracco ha sottolineato come il progetto sia strategico e che non ci sia un’alternativa al finanziamento dell’opera in collaborazione con i privati, probabilmente tramite un Ppp. I paletti posti dalla Pianificazione non sono però in contrasto con il Masterplan presentato. Bisognerà approfondire la quota residenziale come abitazione primaria all’interno del comparto.

Niente incentivi per le bici elettriche

In apertura di seduta, dopo lunga discussione, è stato bocciato con 28 voti contrari, 14 favorevoli e 4 astenuti l’emendamento proposto da Edoardo Cappelletti (Pc), che ha chiesto la reintroduzione degli incentivi per l’acquisto di biciclette elettriche o per la sostituzione delle batterie, la cui prospettata soppressione dal 2024 implicherebbe un minore impegno della Città nell’ambito della promozione della mobilità lenta e della diminuzione del traffico. Dal canto suo, il municipale Filippo Lombardi, titolare del Dicastero sviluppo territoriale, ha messo in evidenza il grosso impegno per la mobilità ciclabile e ha spiegato che i 120’000 franchi (che servivano per gli incentivi) saranno allocati al progetto di elettrificazione della linea 5 della Tpl Sa e per completare il sostegno al progetto ‘Bike Coin’, un’offerta ai dipendenti comunali, che verrà estesa alle aziende del territorio, per invitare le persone a usare la bicicletta, al posto dell’auto, per recarsi al lavoro.

Telefonia mobile, non passa la variante

C’è stata ampia discussione anche sul il messaggio municipale contenente la variante di Piano regolatore sulla gestione delle antenne di telefonia mobile. Una variante che presenta diverse criticità. Il Municipio è stato costretto a presentare questo messaggio, ha rimarcato Lombardi, secondo cui il rischio che arrivino ricorsi non potrà essere scongiurato. Il relatore del rapporto di minoranza Angelo Bernasconi (Centro) ha ottenuto 22 voti, mentre 25, quello di maggioranza redatto da Mauro Gaggini (Lega). Alla fine, però, la variante di Pr non è stata accolta siccome occorreva la maggioranza qualificata. Ha suscitato un paio di interventi anche il deficit di 675’000 franchi dell’Azienda dell’acqua potabile, malgrado l’aumento delle tariffe introdotto da inizio 2022, come ha evidenziato Raide Bassi (Udc). Il sindaco di Lugano Michele Foletti ha chiarito che l’erogazione di un servizio di qualità costa e che verrà proposta la vendita di un terreno a Manno, che non serve più all’azienda. Il Preventivo 2024, verso le 21, è stato approvato con 39 voti favorevoli, 3 contrari e 6 astenuti. Approvato il credito di 193’000 per la partecipazione finanziaria alla realizzazione delle opere di smaltimento acque e l’uscita della Città dal Consorzio casa per anziani Al Pagnolo. Accolti pure i 585’000 franchi per rifare gli spogliatoi e gli spazi accessori del campo di calcio di Barbengo.

2023-2026, due visioni

Due visioni in contrasto sulle modalità di conduzione della città di Lugano che si rispecchiano anche nei rapporti di maggioranza e di minoranza della Gestione sul Piano finanziario 2023-2026 proposto dal Municipio. Da una parte, la maggioranza (relatore, il liberale radicale Ferruccio Unternährer), come nella seduta di ieri, ha nuovamente strigliato l’esecutivo: così com’è il messaggio può essere cestinato. Il rapporto ha esplicitato in 14 punti come porre rimedio, altrimenti ci si ritroverà presto nelle stesse condizioni finanziarie del 2013. Se si vuole perseguire un buon grado di autofinanziamento, la quota di investimenti netti che supera gli ammortamenti, dovrà gioco forza essere finanziata da avanzi d’esercizio. La maggioranza ritiene che occorra iniziare a qualificare le opere e i servizi che rappresentano un interesse regionale (fruizione allargata anche da parte dei comuni viciniori) e quantificare i relativi costi di realizzazione e di gestione corrente. In un secondo momento, sarà poi possibile condividere questa valutazione e determinare eventuali contributi di prossimità a livello intercomunale.

Dall’altra, il rapporto di minoranza (relatore, il socialista Carlo Zoppi) ha proposto un altro punto di vista, chiedendo tra l’altro un maggiore sostegno alle famiglie e ai giovani con servizi socio-educativi e possibilità di formazione e di apprendistato. Vorrebbe rafforzare i servizi sociali della Città, nell’ottica di rispondere in maniera adeguata al progressivo aumento della quantità e della complessità dell’utenza presa a carico. Occorre prevedere un aumento delle entrate e non solamente un lavoro di taglio delle uscite. La minoranza auspica una riduzione del traffico motorizzato individuale, la valorizzazione della mobilità sostenibile e una politica del personale proattiva e adatta ai bisogni della popolazione affinché la Città abbia minore bisogno di esose consulenze esterne. Il rapporto sottoscritto dalla sinistra, vorrebbe misure di sostegno per contrastare l’aumento del costo della vita per i cittadini, dovuto al rincaro generale dei prezzi e degli affitti, una valutazione dell’impatto economico e fiscale dei progetti strategici della Città.

Si riparla della casa di legno in piazza

Bocciata, con 26 voti contarti, 10 favorevoli e altrettanti astenuti, la mozione di Giovanni Albertini (Ticino&Lavoro), Sara Beretta-Piccoli (Indipendente) ed Edoardo Cappelletti (Pc), che richiedevano l’introduzione di un contributo finanziario di 500 franchi per ogni figlio nato a Lugano. Al capitolo ‘Interpellanze’, tre sono state trasformate in interrogazioni e riceveranno risposte scritte. Tra quelle discusse, Aurelio Sargenti (Ps), ha sviluppato la questione della casa di legno sorta in piazza Cioccaro e la copertura, da parte dello stesso esercizio pubblico, del porticato affacciato alla Piazza della Riforma. Due interventi ritenuti pesanti, “che violano l’art. 39 bis della Napr, il Regolamento sui Beni amministrativi e le condizioni poste dal Municipio in fatto di agevolazioni Covid prolungate fino al 31 marzo 2024”. Impossibile riferire della risposta del Municipio, fornita poco prima di andare in stampa.

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