La Pianificazione firma il rapporto favorevole, però presenta un emendamento ed esprime scetticismo sulla procedura scelta dalla Città di Lugano
Luce verde unanime dalla Commissione della pianificazione del territorio alla proposta municipale riguardo all’area del Campo Marzio nord, dove dovrebbe sorgere il Polo turistico congressuale. Nel rapporto favorevole (correlatrici Tessa Prati e Céline Antonini), tuttavia, ci sono perplessità sulla procedura scelta dall’esecutivo e viene proposto un emendamento al dispositivo del Municipio di Lugano. Il messaggio verrà messo ai voti nella prossima seduta di Consiglio comunale, in agenda i prossimi lunedì 18 e martedì 19 dicembre. Si arriva, forse, al dunque, per la sistemazione di un terreno acquistato dalla Città nel 1864. Il Padiglione Conza venne invece costruito nel 1941, il parcheggio nel 1961. Nel periodo che va dal 2004 fino a oggi, sono stati condotti due concorsi d'architettura, evidenziando ulteriori mutamenti nei contenuti progettuali.
La commissione intende assicurarsi che la modifica pianificatoria sia una soluzione che metta la priorità sullo sviluppo strategico del comparto e non vuole imposizioni dettate troppo dalla tipologia di finanziamento. In altre parole, decidere subito di percorrere solo la via del Partenariato pubblico-privato (Ppp) potrebbe risultare rischioso e indebolirebbe il potere contrattuale e decisionale del Municipio e il Consiglio comunale nelle prossime fasi del progetto. Nel rapporto si legge che il Municipio ha accolto la proposta di emendamento, informando che gli atti della variante pianificatoria sono già in corso e che questo lavoro è già a buon punto. Il messaggio del Municipio chiede la revoca della variante di Pr adottata nel 2017. Questo va bene, secondo la Pianificazione che, però, vorrebbe esprimersi anche sulla nuova variante di Pr, perché è di regola il compito primario della commissione e il primo passo di un iter per realizzare un’infrastruttura pubblica. L’iter proposto dall’esecutivo, invece, avrebbe rischiato di conferire al Consiglio comunale il mero compito di ratificare qualcosa che è già concordato contrattualmente con il partner privato, nonostante le decisioni fondamentali in merito alle modifiche di Pr e alle fasi di progettazione e realizzazione rimangano di competenza inalienabile del legislativo. Nel rapporto, viene chiesto di usare il credito (306’000 franchi) per la variante di Pr e non per il generale “finanziamento della prosecuzione dell’iter per lo sviluppo del Polo turistico congressuale di Campo Marzio nord”.
Una volta approvata la variante di Piano regolatore, il Municipio è invitato a presentare un messaggio per proseguire le successive fasi di sviluppo del Polo turistico congressuale, che potrà dunque includere la proposta di Ppp. In questo modo, la commissione, senza escludere la possibilità di procedere con un Ppp, vuole dare la priorità alla definizione dei contenuti futuri per Campo Marzio nord e chiede al Municipio di proporre la procedura di realizzazione e di finanziamento del progetto solo in un secondo momento. Nel rapporto, ci sono anche una serie di appunti sulla proposta municipale. A cominciare dall’aumento delle possibilità edificatorie residenziali (residenze primarie e secondarie). La Pianificazione vorrebbe che la superficie verde prevista nell’area fosse davvero permeabile e che la zona possa quindi diventare un parco con alberi ad alto fusto. Si richiede pure una quota di unità abitative di utilità pubblica, da codificare nella variante di Pr. La commissione ritiene fondamentale che fino alla fase di progettazione rimanga intatta la possibilità di rivedere le esigenze congressuali (non deve essere un progetto già vecchio). Il risultato dovrà essere in equilibrio con le competenze gestionali della Città e se necessario queste dovranno essere adeguate, per evitare eccessive esternalizzazioni. Non si tratta solo di edificare un Centro congressuale, ma anche di studiarne e conoscerne le conseguenze gestionali. Pertanto, si chiede al Municipio che al momento della presentazione della variante di Pr, venga pure presentato un business plan sulla gestione del Centro congressuale indicando anche il ruolo dei privati.
Tessa Prati, a nome del gruppo Ps-Pc, ritiene che «il Polo congressuale possa essere un contenuto interessante per Lugano, che diventerebbe una città ideale per ospitare determinati tipi di congressi. Ci preme principalmente evitare in assoluto qualsiasi genere di speculazione immobiliare che possa nascondersi in un eventuale accordo di partenariato pubblico-privato. Personalmente, non sono contro al Ppp in sé, perché sono cosciente che, ora, la Città non è nelle condizioni di poter sostenere da sola un progetto di questo tipo. Pretendiamo, però, che un progetto del genere porti perlomeno un valore aggiunto a favore della popolazione. Mi riferisco al verde e ai contenuti di utilità pubblica, quindi a una quota residenziale a prezzi accessibili e sostenibili».Tra le osservazioni, la commissione considera la mancata inclusione del comparto Campo Marzio sud nello studio del Masterplan per lo sviluppo di Campo Marzio un’occasione persa. La Pianificazione si aspetta che il Municipio valuti attentamente la possibilità di spostare i campi da tennis da Campo Marzio sud in modo da potenziare il comparto e renderlo maggiormente fruibile alla popolazione. I futuri sviluppi a Campo Marzio nord avranno inoltre un impatto sul traffico, nel senso che potranno costituire un generatore di traffico, ciò che sembrerebbe in disaccordo con le visioni del PDCom. In questo senso l’integrazione al più presto nella rete Tram-treno e uno studio aggiornato sul fabbisogno di posteggi saranno necessari, per ricalibrare le esigenze di parcheggio in base all’evoluzione dei mezzi pubblici e all’offerta già esistente nei dintorni.
Nel messaggio, l’esecutivo vuole mantenere quelli obbligatori e strettamente sinergici con la struttura congressuale: autosilo aperto al pubblico con indicativamente circa 300 stalli, che integra il fabbisogno del centro congressuale e permette di eliminare i posteggi in superficie al Campo Marzio nord e nei dintorni; una moderna struttura alberghiera categoria di tre o quattro stelle; aree esterne di qualità, con adeguate e ragionevoli aree verdi (almeno 30%) con alberi ad alto fusto. Il Municipio ne ammette anche altri per rafforzare quelli obbligatori, a carattere turistico, congressuale e ricettivo, come ristoranti, bar, locali notturni, spazi commerciali (esclusi i grandi magazzini). Inoltre, anche per garantire la sostenibilità economica dell’operazione e una migliore integrazione nel tessuto urbano, a mente del Municipio, è opportuno ammettere anche contenuti residenziali, di cui almeno due terzi come abitazioni primarie e almeno una parte destinata all’edificazione nella forma delle cooperative di alloggio e ulteriori attività non moleste del terziario o dell’artigianato.