La consigliera comunale Sara Beretta Piccoli interpella il Municipio sollevando criticità e perplessità sulla pulizia dell’area verde
Quando cominceranno i lavori al Parco Viarno di Pregassona? E perché, nel frattempo, la manutenzione dell’ingresso non è adeguata? Queste alcune delle domande contenute in un’interpellanza che la consigliera comunale Sara Beretta Piccoli (Indipendenti) pone all’esecutivo di Lugano riguardo a uno dei progetti del verde pubblico più grossi e più attesi dei prossimi anni.
Ricordiamo: il comparto, già adesso un’area verde, dovrebbe subire un restyling molto rilevante dal valore di complessivi 26 milioni di franchi diventando così il secondo parco più grande di Lugano dopo il Ciani. Negli ultimi anni il progetto ha subìto un’accelerata importante. Il concorso di progettazione è stato vinto nel 2019 da un team composto da uno studio basilese e uno zurighese, che hanno presentato il progetto ‘Un giardino per la città’. È previsto in particolare il recupero conservativo della Casa Rossa, i cui spazi potranno essere impiegati per lo svolgimento di attività espositive, didattiche e polivalenti. Nell’area centrale attorno alla Villa saranno realizzati diversi giardini tematici con aree dedicate alla lettura. A nord-ovest del comparto vi sarà un bosco multifunzionale con aree gioco. A est del parco troverà dimora un frutteto. E, infine, le aree libere saranno dedicate allo svago e al relax.
Secondo i risultati del concorso di progettazione la Città aveva precisato l’obbligo di demolizione delle parti ‘posticce’ della Villa Viarnetto (ala sud, edificio B), così come l’ubicazione, la tipologia e i parametri edificatori della sostituzione edilizia (Orangerie, edificio C). Inoltre, alla luce di quanto scaturito dal concorso di progettazione è giustificata la realizzazione di un nuovo insediamento con contenuti pubblici ben definiti – comprendente anche il posteggio pubblico, precisandone ubicazione, tipologia edilizia e parametri edificatori. La sistemazione unitaria integrerà infine elementi viari del Piano regolatore in vigore, ovvero rotatoria e pista ciclabile. Per proseguire con l’iter del progetto è stato necessario attuare delle modifiche pianificatorie infatti, già approvate dal legislativo.
Tornando all’interpellanza, visto che i lavori non sono ancora iniziati – si parlava del 2024 come data di avvio del cantiere, e Beretta Piccoli chiede conferma effettivamente di quanto questo partirà –, “per quale motivo non viene mantenuto pulito da edera ed erbacce il prezioso portale all’entrata del parco (già ripulito in passato da alcuni gloriosi pensionati cittadini)?” chiede la consigliera comunale. Basandosi sul rendering e sul fatto che appaia di dimensioni elevate, domanda pure a quanto ammonterà in percentuale la superficie che verrà ‘cementificata’ dell’area verde.
Inoltre, Beretta Piccoli fa alcune considerazioni di carattere viario sull’adiacente via Guioni. Ricordando che si tratta di una via molto trafficata seppur con limite di velocità a 30 chilometri orari, si chiede se verrà effettivamente chiusa al traffico rendendola percorribile unicamente ai confinanti autorizzati ed eventualmente come si intende gestire questo flusso. Si domanda poi se sia mai stato fatto un conteggio di quanti veicoli transitino da lì e, infine, se il progetto della rotonda su viale Cassone all’incrocio con la via Guioni sia ancora attuale.