È arrivato il via libera da parte dell'assemblea degli azionisti, col sì da parte dell'82,5 per cento
Via libera, come da pronostico, alle modifiche statutarie della società Ferrovie luganesi Sa, meglio nota come Ferrovia Lugano-Ponte Tresa, così come annunciato martedì a Bellinzona durante la conferenza stampa sul progetto del tram-treno del Luganese. La novità rilevante, approvata stasera dall'assemblea degli azionisti, è l'allargamento da 7 a 9 membri del Consiglio di amministrazione, con l'inserimento di due ulteriori rappresentanti del Cantone. Le nomine non erano comunque all'ordine del giorno di questa assemblea. La modifica è stata accettata con l'82,5% dei 3’133 voti rappresentati in assemblea.
Sullo sfondo c'è come detto la futura realizzazione della rete tram-treno, a partire dalla tratta in galleria fra Bioggio e Lugano. Un'opera, si è appreso martedì, che verrà gestita da una società costituita ad hoc, la Rete tram-treno del Luganese (Rttl), società anonima di interesse pubblico, che sarà diretta da Alberto Del Col (già a capo della costruzione della galleria di base del Ceneri di AlpTransit) e presieduta da Sabrina Aldi.
Per quanto riguarda la società di gestione della Flp, il sì assembleare era scontato dal momento che delle 4’000 azioni delle Ferrovie Luganesi Sa, la metà appartengono al Cantone. Le azioni nominative sono al momento 3’554 (le altre sono ancora al portatore) dunque le 2mila azioni cantonali costituiscono in ogni caso la maggioranza assoluta. Le altre appartengono per il 10% alla Confederazione, l'11,3% ai Comuni e il 28,7% ai privati (1'147, parte al portatore e parte nominative tra cui quelle della famiglia Soldati). Per quanto riguarda i posti in Consiglio d’amministrazione, uno va di diritto alla Città di Lugano (attualmente al municipale Filippo Lombardi) e uno a rotazione ai comuni del Malcantone. È stato scelto un allargamento della compagine amministrativa proprio per dare la maggioranza in Cda al Cantone senza estromettere nessuno degli attuali rappresentanti.