Luganese

Fondata una nuova società per gestire il tram-treno

L’Ufficio federale dei trasporti ha imposto al Dipartimento del territorio di delegare la gestione del progetto. La nuova Sa è diretta da Alberto Del Col

Un percorso non sempre lineare
(Ti-Press)
7 novembre 2023
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Non sarà più il Dipartimento del territorio (Dt) a gestire il tram-treno del Luganese. Quantomeno non direttamente. Per portare avanti la fase esecutiva del progetto che rivoluzionerà la mobilità del più popoloso distretto ticinese è stata infatti fondata la Rete tram-treno del Luganese (Rttl) Sa, società anonima di interesse pubblico. Come direttore del nuovo ente, un nome di peso: Alberto Del Col, ingegnere di lunga esperienza noto fra l’altro per aver diretto i lavori di realizzazione della galleria di base del Ceneri di AlpTransit. A presiedere il Consiglio di amministrazione (Cda) della società è Sabrina Aldi.

‘O la concessionaria o una nuova società’

La grossa novità è stata annunciata oggi durante un appuntamento con la stampa promosso dal Dt. È stato il direttore stesso a spiegare come mai si è arrivati alla novità. «Abbiamo sempre pensato, dandolo per scontato – ha detto Claudio Zali – che sarebbe stato il Cantone a sovraintendere alla realizzazione del progetto». Invece, un paio di mesi fa da Berna è arrivata una lettera. «Abbiamo ricevuto un rapporto dell’Ufficio federale dei trasporti (Uft) che sostanzialmente diceva che deve essere o la concessionaria (ossia la Ferrovie Luganesi, Flp Sa, ndr) oppure una società esterna appositamente costituita a farlo».

Aldi e Farinelli al vertice del Cda

Il consigliere di Stato ha specificato che è stata «una doccia fredda, non ce lo aspettavamo» e che il Dt ha scritto all’Uft chiedendo un incontro, che tuttavia non è stato concesso. «Per non ritardare il progetto abbiamo deciso di adeguarci alla richiesta, senza fare ricorso» e pertanto è stato dato mandato alla concessionaria di costituire la società. In effetti la Rttl Sa è considerata una figlia della Flp Sa, ossia è detenuta al 100% da quest’ultima e pertanto anche il Cda del nuovo ente è stato nominato dalla Flp. Aldi come detto ne è presidente ed è affiancata dal consigliere nazionale Alex Farinelli in qualità di vice. A loro si aggiungono Paolo Beltraminelli, Riccardo De Gottardi e Matthias Neuenschwander. «Tutte persone che portano competenze complementari, con esperienze maturate in contesti diversi – ha detto Aldi –. Siamo un gruppo motivato, pronto ad accogliere quest’importante sfida. Uno dei nostri primi compiti sarà incontrare l’Uft per firmare la convenzione per accedere ai finanziamenti per la tratta Bioggio-Lugano (coperti al 70% dalla Confederazione, ndr). Dopodiché progetteremo le restanti tratte».

Del Col: ‘Rispettare le scadenze’

Quello che da Zali stesso è stato definito un «valore aggiunto» è il direttore della Rttl Sa. A Del Col è stato infatti chiesto di occuparsi della progettazione della tappa prioritaria del tram-treno, forte della sua esperienza venticinquennale maturata con AlpTransit. «È una sfida grande e stimolante — ha detto il direttore – e sono orgoglioso di dare il mio contributo per questo progetto strategico. Per me è essenziale dare continuità con i servizi del Dt. Nel breve periodo, le nostre priorità saranno: creare una struttura esecutiva (ossia un organigramma, ndr), reclutare una prima parte del personale, studiare il progetto e fare un’analisi dei rischi, attribuire i mandati necessari, allestire una proposta di programma operativo». Del Col ha terminato il proprio intervento facendo riferimento al fatto che si tratta di un’opera che verrà realizzata con soldi pubblici garantendo pertanto la massima correttezza realizzativa. Sulle tempistiche non si è sbilanciato, dicendo tuttavia che «vogliamo restare nelle scadenze comunicate a inizio 2023», che prevedono cioè l’avvio principale dei lavori fra il 2025 e il 2026 e una durata del cantiere di otto anni.

Rimasti solo cinque ricorsi

E i tempi, sulla carta, non dovrebbe allungarsi ulteriormente troppo. Dei centoquindici ricorsi iniziali, al momento della pubblicazione del progetto definitivo, ne sono rimasti soltanto cinque attualmente al vaglio del Tribunale amministrativo federale (Taf). «Sono questioni relativamente marginali: mi sento dire che si tratta di ricorsi che non metteranno in discussione l’avanzamento dell’opera», l’auspicio di Zali. E se dal profilo giuridico le acque sembrerebbero pian piano calmarsi, un nuovo fronte potrebbe aprirsi internamente alla Flp Sa.

Domani un’assemblea della Flp per il nuovo statuto

Domani è infatti prevista un’assemblea straordinaria con il compito di approvare la modifica dello statuto della Flp Sa. «Il governo vuole essere sicuro di cosa succede all’interno della nuova Rttl Sa – ha anticipato Roberto Citterio, presidente del Cda della Flp Sa –. Attualmente i componenti del nostro Cda sono 7 e verranno portati a 9. Di questi cinque saranno designati direttamente dal Consiglio di Stato. Il Cantone possiede un 50% delle azioni e così avrà anche una maggioranza dei membri nel Cda». La relativa risoluzione governativa è stata ratificata il 27 settembre, mentre il Cda della Flp Sa l’ha approvata a sua volta il 10 ottobre. Quella che potrebbe far storcere qualche naso degli azionisti è proprio una «scelta voluta per non penalizzare azionisti e Comuni. L’altra soluzione sarebbe stata diminuire il loro peso all’interno del Cda con le dimensioni attuali, escludendo qualcuno, ma sarebbe stato poco elegante».

‘Noi non avevamo la struttura per occuparcene’

Ma per quale motivo si è scelto di affidare i lavori a una società costituita ex novo, seppur interamente detenuta dalla concessionaria, invece che affidarli direttamente alla stessa? «Perché non abbiamo la struttura per assumerci un compito di questo tenore – la replica di Citterio –. Per quanto ci riguarda, ci auguriamo che con questa svolta si possano accelerare i tempi di realizzazione. Noi come Flp abbiamo già sostituito i convogli, che sono di ultima generazione, più silenziosi. Sono un po’ cambiate le dimensioni, che permetteranno di estendere la rete nella città di Lugano. Non per nostra scelta, le distanze fra i sedili sono diminuite, ci sono più posti in piedi rispetto a prima. Ci sarà un importante miglioramento per la mobilità soprattutto del Malcantone. Attualmente i treni transitano con una cadenza di 15 minuti, col tram-treno sarà a 10 minuti e sulla tratta Bioggio-Lugano ancora minore diventando praticamente un metrò e permettendo un collegamento con le Ffs».

La nuova società seguirà la realizzazione dei cantieri e infine, come avvenuto per AlpTransit, verrà sciolta e la gestione dell’intero tracciato verrà affidata alla Flp Sa.

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