Presentata un'interrogazione dei Verdi, riguardo lo stato del prato dopo gli smantellamenti dei capannoni
“Si potrebbe pensare a un’installazione ardita per ricordare la perdurante guerra in Ucraina (che pure non giustificherebbe questo scempio). Invece sono semplicemente le tracce dello smantellamento di un tendone messo su per l’after-party del recente Plan B Forum”. Esordisce così l'interrogazione dei Verdi inoltrata al Municipio di Lugano, che questiona la decisione di smantellare le strutture situate all'interno del parco Ciani in occasione del Plan B Forum, in un periodo caratterizzato da forti precipitazioni. Nel testo – primo firmatario Danilo Baratti – ci si domanda se non fosse possibile aspettare un momento più propizio per iniziare i lavori. Il Forum si è concluso il 21 ottobre, ma tutt'ora “vediamo che i lavori – si legge nel testo – proseguono alacremente con rilevanti movimentazioni di terra, e ci facciamo ulteriori domande: si starà approfittando dell’infausta occasione per fare anche altri interventi? O la risistemazione post-party richiede ben di più di un appianamento del terreno sconvolto? Fatto sta che la parte di parco civico chiusa al pubblico è grande, senza che la cittadinanza sappia perché e per quanto”.
Diverse le domande poste al Municipio riguardo l'organizzazione dell'evento: “Sono state effettuate delle perizie?”, “Non esistevano alternative a impatto minore (rispetto al parco)?” e “Si può avere una panoramica dei costi della festa e di chi li ha assunti?”. Questionata però anche la gestione dei lavori e sui danni da essi causati, così come se questi “interventi riguardano la semplice sistemazione post-party o questo disastro si incrocia, magari ostacolandoli, con altri interventi?”.