Il 13 dicembre alla sbarra ci saranno anche due ex sindaci ed ex membri del Consiglio d’amministrazione della casa da gioco
Sono state fissate entrambe per mercoledì 13 dicembre le udienze preliminari per i due procedimenti penali, riconducibili alla gestione del Comune e del Casinò di Campione d’Italia. Sono ventisei gli imputati che dovranno comparire davanti alla giudice per le indagini preliminari (gup) Cristiana Caruso, del Tribunale di Como.
Nelle ultime ore si è appreso che su richiesta della pm Antonia Pavan, la gup ha fissato l’udienza preliminare anche per il procedimento scaturito dal concordato preventivo che ha scongiurato il fallimento della casa da gioco, ma ha aperto la strada per accusare sedici indagati responsabili di diverse tipologie di bancarotta, reati per i quali la prescrizione ha tempi molti lunghi, a differenza di quelli contestati ai sedici imputati, sotto processo per la gestione del Casinò e del Comune dell’enclave.
L’attenzione si concentra soprattutto sul procedimento nel quale si ipotizzano tipologie di bancarotta: a due imputati, entrambi ex amministratori delegati della casa da gioco, l’accusa contesta anche il reato di aver dissipato il patrimonio del Casinò. Gli altri imputati sono gli ex sindaci Marita Piccaluga e Roberto Salmoiraghi, gli ex componenti del Cda della casa da gioco e cinque esponenti della Banca Popolare di Sondrio. Fra i sedici imputati a processo per la gestione del Comune e del Casinò nel periodo compreso tra il 2013 e il 2018, ce ne sono alcuni indagati anche nel procedimento per bancarotta. Come gli ex sindaci Piccaluga e Salmoiraghi, così come due ex dirigenti comunali e gli ex componenti del Cda della casa da gioco. All’udienza preliminare di metà dicembre si arriva dopo un lunghissimo iter giudiziario tanto che i reati contestati (abuso d’ufficio e falso ideologico) saranno prescritti quando si andrà in aula se la gup disporrà il giudizio.