Una persona in stato confusionale si è introdotta alle Elementari di Massagno ed è stata fermata dagli agenti già sul posto. Preoccupati i genitori
Attimi di tensione questa mattina alle scuole elementari Nosedo a Massagno, quando un uomo in evidente stato confusionale è riuscito a introdursi nell’edificio e a irrompere in una classe del secondo anno. Fortunatamente, nella scuola erano già presenti agenti della Polizia Ceresio Nord, che stavano tenendo delle lezioni di educazione stradale. Questi sono immediatamente intervenuti bloccandolo e prendendolo a carico unitamente. In loro supporto sono intervenuti anche agenti della Polizia città di Lugano, nonché il Gruppo minori della Polizia cantonale. L’uomo è stato in seguito portato via in ambulanza. Tutti i bambini, così come il personale scolastico, sono rimasti illesi. Queste sono le poche informazioni che si evincono dal comunicato rilasciato nel primo pomeriggio dalla Polizia cantonale.
Giunti sul posto, anche l’ispettore scolastico non ci ha voluto rilasciare dichiarazioni. A raccontarci i dettagli dell’accaduto è una madre che, arrivata all’istituto per prendere suo figlio, è stata informata dei fatti direttamente dal direttore scolastico e dallo stesso ispettore. Secondo quanto riporta la donna, intorno alle 10.45, l’uomo sarebbe riuscito a introdursi nella scuola perché le porte erano state temporaneamente lasciate aperte per facilitare il viavai degli allievi e del personale, dato che si trattava del giorno della profilassi dentale. Le porte di tutto l’edificio rimangono infatti solitamente chiuse, e vengono aperte solamente durante la ricreazione. L’uomo sarebbe entrato gridando aiuto nella sede introducendosi in una classe del secondo anno, dove due insegnanti stavano tenendo lezione. Queste sono riuscite a calmare l’uomo e al contempo mettere al sicuro i bambini, per il tempo sufficiente a far intervenire gli agenti di polizia che, come accennato, si trovavano già nella scuola. La donna ci racconta che infine l’ambulanza l’ha portato via. Sul posto sarebbe anche arrivata la madre dell’uomo, che a quanto pare lo stava cercando da prima dell’intervento della polizia. Smentita la versione diffusa da alcuni portali, secondo la quale l’uomo avrebbe impugnato una forbice.
Bocche cucite anche dal portavoce del Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport (Decs), che rimanda alle dichiarazioni della polizia e specifica che «la scuola provvede sempre a farsi carico delle possibili ansie e preoccupazioni degli allievi. Ogni istituto è attrezzato per poterlo fare in collaborazione con la sezione competente, nel caso specifico, quella delle scuole comunali, che si mette a disposizione qualora fosse necessario». È toccato però al Decs il compito di informare i genitori, ai quali è stata inviata una mail contenente non più informazioni di quelle rilasciate ai media in precedenza.
«Ho scoperto quanto è accaduto pochi minuti fa, quando ho letto le email», dice una madre all’uscita dall’istituto. Se è vero che fortunatamente non è accaduto nulla, è anche vero che per un genitore, un evento del genere può essere fonte di preoccupazione, specie vista la scarsità di informazioni rilasciate dalle istituzioni. All’uscita della scuola si è potuto percepire infatti una certa apprensione tra le madri in attesa dei loro figli. La domanda più diffusa era come sia stato possibile che un individuo potenzialmente pericoloso, sia riuscito a entrare indisturbato, specie considerata la chiusura automatica delle porte. Anche se, stando a quanto riferiscono delle presenti, questo non sia sempre vero. «Mi è già capitato di arrivare qui a scuola e trovare le porte aperte», dichiara un’altra donna. «Vorremmo sapere cosa è successo esattamente – commenta un padre preoccupato –. È vero che stanno tutti bene, ma sarebbe potuta finire molto peggio». Nel corso della serata si terrà una riunione tra genitori e insegnanti – già prevista prima dell’accaduto – dove ci si aspetta che i genitori possano chiarire i loro dubbi.