Tensioni per i crediti dovuti. Il sindaco Roberto Canesi replica: ‘La società di gestione della casa da gioco sta pagando i propri debiti’
A Campione d’Italia, attorno alla casa da gioco (il cui bilancio è in linea con quanto previsto dal concordato preventivo), c’è una diffusa tensione alimentata dalle legittime attese da ex dipendenti e pensionati dell’unica azienda dell’enclave, che nel corso degli ultimi anni ha conosciuto una radicale mutazione. Ci sono “ex dipendenti e pensionati che da oltre cinque anni stanno aspettando il pagamento dei loro crediti (trattamento di fine rapporto e stipendi, ndr)”, va ripetendo Carlo Russo segretario organizzativo della Fiamma Tricolore di Como che ha incaricato alcuni studi legali di “studiare la situazione dal punto di vista amministrativo, civile e penale col fine di ristabilire, anche per via giudiziale, il diritto nell’enclave”.
Il sindaco Roberto Canesi replica a ‘laRegione’: «Innanzitutto, la società di gestione della casa da gioco sta pagando i propri debiti sulla base di quanto previsto dal concordato preventivo. Entro l’anno saranno pagate le spettanze relative al 2023, così come ci saranno anticipazioni su quanto previsto nel 2024». La direzione indicata da Canesi sembra trovare conferma nella lettera che, nelle ultime ore, la Casinò Campione d’Italia ha inviato a tutti i creditori, chiedendo di precisare le loro spettanze, assicurando che dal 25 settembre pubblicherà sul proprio sito “il piano di riparto, a seguito delle precisazioni pervenute”. Sul versante della casa da gioco, sembrano avviate a soluzione anche due questioni di non poco conto: la ristorazione e il gioco del poker, compresi i tornei che potrebbero avere un importante ruolo per il buon andamento del Casinò. Entro una decina di giorni sarà indetta la gara d’appalto per la gestione del ristorante. Stesso discorso per il gioco del poker. Sia la ristorazione che i tornei di poker erano già stati appaltati. Senza seguito, però.
Infine, una buona notizia per le finanze comunali. «Siamo sulla strada giusta per la vendita di Villa Mimosa – anticipa a ‘laRegione’ il sindaco Canesi –. È arrivata l’offerta da parte di un acquirente. Offerta che abbiamo girato a Luca Corvi, l'Organo straordinario di liquidazione, a cui spetta pagare i debiti del Comune. Non a caso, infatti, quanto riusciamo a incassare dall’alienazione dei beni comunali viene immediatamente dato al dottor Corvi, come è stato con la cessione della palazzina che ha ospitato la Polizia locale». Poco meno di 3 milioni di euro, l’offerta del compratore di Villa Mimosa, già accolta dal Comune. Si attende il via libera dell’Osl per firmare il rogito. Un milione e 700mila euro quanto incassato con la vendita della ex sede dei vigili urbani che prima del dissesto finanziario del Comune erano 22 (attualmente quelli in servizio sono 2).