Luganese

I ‘lattonieri volanti’ che spennano gli anziani

Si offrono per lavori a basso costo, ma alla fine il conto è salato: avviso del Comune di Tresa e denuncia penale

(Comune di Tresa)
4 agosto 2023
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La situazione ricorda il caso degli ‘asfaltatori volanti’ arrivati in Ticino dall'Irlanda, qualche anno fa. Ora è il turno dei lattonieri: quattro, a bordo di un furgone con targhe zurighesi, si offrono per lavori alle gronde delle case, prendendo di mira soprattutto persone anziane. Il guaio, oltre alle questioni riguardanti i permessi di lavoro, è la ‘fatturazione’, per così dire, cioè i soldi che chiedono con insistenza a lavori finiti, molto più alta di quanto pattuito, e da regolarsi sul posto, in contanti. Operazione riuscita in alcuni casi mettendo pressione sui malcapitati, tipicamente persone anziane e sole. Alcuni casi, quattro per la precisione, sono giunti a conoscenza del Comune di Tresa, che ha messo in guardia la sua cittadinanza. Vi è pure stata una denuncia penale alla Polizia cantonale.

Il furgone zurighese

«Sappiamo di quattro casi, in due i lavori sono stati eseguiti mentre negli altri due i proprietari delle case hanno rifiutato l'offerta» ci spiega la cancelleria comunale. In pratica i fantomatici lattonieri arrivano nei villaggi a bordo di un furgone azzurro, adocchiano le possibili vittime da spennare e si presentano a domicilio, scrive il Comune di Tresa, "proponendo riparazioni a basso costo, a loro dire, grazie a del materiale in esubero, per poi, una volta ultimati i lavori, chiedere cifre molto più elevate. Abbiamo ricevuto alcune segnalazioni, soprattutto di cittadini anziani, che sono stati truffati e dove sono stati di fatto obbligati a pagare importanti cifre a contanti (in un caso preventivo verbale di 350.-, pagamento in contanti di 5'400.-)". Insomma sembrerebbero esserci gli estremi della truffa, anche se questo andrà verificato nelle sedi opportune.

Ultimato rapidamente l'intervento, alle gronde sul tetto o alle grondaie verticali di evacuazione dell'acqua, con del materiale in rame, e incassati i soldi, i quattro si dileguano. "Da quanto ci è stato detto, parlano italiano ma con un accento dell'Est Europa. È stato anche notato che eseguono i lavori sul tetto senza le normali misure di sicurezza, come le imbracature e i caschi». Quanto a ‘preventivi’ e ‘fatture’, si limitano a consegnare dei foglietti scritti a mano su un bloc-notes a quadretti. A chi venisse contattato da questi personaggi, si consiglia di chiamare la polizia canzonale al 117.