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Non solo Lac a Lugano: i germogli della politica culturale

I semi piantati con il rinnovato approccio ‘meno istituzionale’ sono fioriti, tra l'altro, nella Tour Vagabonde, nella Gal e ne La Regionale

La Tour Vagabonde, un successo riconosciuto da (quasi) tutti
(Ti-Press)
15 luglio 2023
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Negli ultimi anni la Città di Lugano si è attivata anche nel sostegno e nella promozione culturale di iniziative private e indipendenti che hanno potuto farsi conoscere anche grazie all’aiuto dell’ente pubblico. È decisamente un passo in avanti quello compiuto dalla Divisione cultura dalla sua costituzione nel 2019. Ne è convinto il titolare del Dicastero cultura, sport ed eventi e vicesindaco di Lugano Roberto Badaracco. Una convinzione, la sua, un po’ di parte, considerato il settore che dirige nel Municipio, ma anche avvalorata da tutto l’esecutivo, come emerge dalla lunga e dettagliata risposta all’interrogazione intitolata “Tanta offerta ma poca produzione?”, presentata da nove consiglieri comunali nel marzo dell’anno scorso (prima firmataria la socialista Tessa Prati).

Verso una revisione del regolamento

Ma cosa e come è cambiata la politica culturale di Lugano? Dapprima, diventando più propositiva, fornendo supporto agli enti partecipati della Città, ma anche maggiore attenzione a tutti gli operatori attivi nel territorio e alle proposte culturali provenienti ‘dal basso’ con attività di consulenza, formazione e di ricerca sia livello logistico, che come partner. «Tutte le recenti proposte sono nate da entità, associazioni e realtà presenti a Lugano, che avevano bisogno di un sostegno e degli interlocutori, per la promozione e un luogo fisico per operare», spiega il vicesindaco a laRegione. Come vi muovete in caso quando ricevete richieste di sostegno? «Abbiamo un regolamento (risalente al 2015, ndr) sull’erogazione dei contributi – risponde Badaracco –. Ora, all’interno della Divisione cultura, stiamo valutando una revisione. Vorremmo modificarlo, introducendo nuovi criteri, affinché si possa allestire un’ordinanza per ‘premiare’ chi propone progetti innovativi che portano un valore aggiunto». Come si legge nel documento allestito dal Municipio, si prevede “una revisione su base strategica, che permetterà di utilizzare le risorse a disposizione in maniera più mirata e in base alle esigenze di ogni settore”.

Niente maggiori contributi

“Un maggiore supporto alla creazione, soprattutto in certi ambiti è una necessità (per esempio, per quel che concerne le musiche attuali e le arti visive); un’analisi dettagliata della situazione attuale ci darà un quadro chiaro dal quale partire per porre le basi della futura politica culturale della Città. Gli strumenti di sostegno alla cultura verranno rivisti in base ai risultati delle analisi in corso, non è previsto però un aumento del budget per i contributi alla cultura, ciò non significa per forza che verranno a cadere i finanziamenti ai progetti, ma si mira a elaborare dei prodotti di sostegno specifici e volti a incentivare la creazione originale e la messa in rete degli attori culturali”. Termina così la risposta del Municipio all’interrogazione, nella quale l’esecutivo ribadisce l’obiettivo perseguito e definito nelle “Linee di sviluppo, 2018–2028” di consolidare Lugano della conoscenza e della cultura, cercando di costituire un tessuto culturale cittadino costituito dalle grandi istituzioni partecipate e da “un sano mix tra queste e realtà indipendenti fortemente dinamiche, alcune da tempo radicate nel territorio e altre più recenti”. Non si prevede un aumento dei contributi a sostegno delle attività culturali.

Legami tra Città e realtà indipendenti

In concreto, scrive il Municipio di Lugano, grazie al nuovo ufficio dedicato allo sviluppo culturale, “si è aperto un dialogo più diretto e disponibile tra la Città e gli attori indipendenti, ciò ha portato al sostegno di alcune iniziative ritenute valide, tra cui La Straodinaria Tour Vagabonde, ma anche La Regionale, biennale d’arte contemporanea della Svizzera italiana, le esposizioni del collettivo Sonnenstube negli spazi inutilizzati della città, la recente nascita dell’Associazione delle gallerie di Lugano Gal, che quest’anno ha organizzato la sua prima mostra collettiva negli spazi dell’Asilo Ciani, che ha avuto un ottimo riscontro”. Un altro elemento ritenuto importante perseguito è “il partenariato pubblico/privato, come l’accordo siglato tra Città e Fondazione Bally per l’uso di Villa Heleneum e di recente anche con la Fondazione Ibsa per la creazione di un centro di competenze e dialogo tra discipline scientifiche e umanistiche a Casa Cattaneo”, che verrà inaugurata il prossimo 20 settembre. In totale, alle realtà attori indipendenti, la Città eroga 650’000 franchi, precisa Badaracco.

Dalla risposta, si apprende che “l’idea d’incentivare la creazione e la produzione in altri ambiti culturali, oltre che attraverso i contributi finanziari passa anche dallo sviluppo di residenze artistiche. Per il settore audiovisivo, nel 2021 sono state create delle residenze di quattro settimane, ogni anno durante il mese di agosto, per la redazione di scritti per opere audiovisive alla Casa Pantrovà a Carona”. La Città dispone inoltre periodicamente di periodi di residenza in città europee (ora è aperto un concorso per una residenza di tre mesi a Genova). Ogni anno, vengono pure messi a concorso tre residenze (una settimana ciascuna) allo Studio Foce per la preparazione con assistenza tecnica e un rimborso spese di 1’300 franchi per le prove e la preparazione di un tour di almeno cinque date in Svizzera e/o all’estero.

Un sostegno plurimilionario

Le Fondazioni Lac, Masi, Culture e Musei e Lugano Musica, rientrano in un piano strategico che vuole che questi enti partecipati siano esterni all’amministrazione pubblica e gestiti in maniera autonoma. La Città supporta questi enti tramite convenzioni pluriennali approvate dal Consiglio comunale. In totale, all’anno il finanziamento della Città ammonta a 14,43 milioni di franchi, mentre a favore di enti esterni beneficiari di convenzioni pluriennali, la Città eroga complessivamente 1,46 milioni di franchi. Li ricevono la Compagnia Finzi Pasca; Fonoteca nazionale; Trickster-P; Filarmoniche luganesi, di Lugano, di Castagnola, di Sonvico e di Pregassona; la fondazione Osi e il Festival Internazionale del Teatro, che sono supportati anch’essi tramite convenzioni pluriennali approvate dal Consiglio Comunale.