Rifacimento completo degli impianti di Savosa, ma anche del contorno con nuovi passaggi nel verde
Ben conosciuto da calciatori, hockeysti “skater” e in generale dalla gente della collina nord-ovest luganese, il Parco Vira di Savosa con i suoi impianti sportivi è avviato verso un importante rinnovamento. A pochi mesi dal credito di progettazione, approvato lo scorso dicembre, arriva ora quello per la costruzione delle strutture, 3 milioni e 720mila franchi, importo che verrà votato dal Consiglio comunale di Savosa il prossimo 12 giugno. Un credito importante per il piccolo Comune di Savosa, che dovrebbe beneficiare di sussidi per quasi mezzo milione.
Le linee principali dell’intervento sono già state fissate, e dettate dal pessimo stato degli impianti. Il messaggio municipale evidenzia, “la volontà nel riorganizzare l’intera struttura sportiva in modo da assicurare per il futuro un adeguato impianto sportivo a una realtà che a oggi conta più di 400 ragazzi. L’Fc Savosa-Massagno utilizza intensamente il campo da calcio per gli allenamenti con tutte le categorie giovanili e da alcuni anni la società inline hockey Eagles Vedeggio-Savosa utilizza il campo da skater per allenamenti e partite”. Lo sviluppo del calcio giovanile sarà il fulcro del progetto, “la realizzazione di tale infrastruttura offre l’opportunità di ospitare gran parte del settore giovanile del Fc Savosa-Massagno, peraltro sgravando l’eccessivo utilizzo del centro sportivo Valgersa, sia per le partite ufficiali degli allievi (G-F-E-D) che per gli allenamenti dell’intero movimento calcistico della società. Il Comune di Massagno riconosce un contributo annuo di CHF 15’000 per la gestione ordinaria del campo sportivo”.
A livello costruttivo spicca, oltre a due campi da calcio con superficie sintetica, e a quello di skater, il nuovo corpo spogliatoi e buvette con servizi igienici al servizio di tutte le attività sportive possibili nel parco. Lo stabile in questione rappresenta del resto la maggiore voce di costo, quasi un milione e mezzo di franchi. Vengono inoltre aggiunti un parchetto per la pratica della calisthenics (ginnastica all’aperto con sbarre e simili) e un tratto di pista finlandese. Il progetto viene completato da un nuovo parcheggio per bici e monopattini, da una barriera fonica attorno al campo da skater hockey e dalla sistemazione della sua tribunetta hockey.
Il campo di calcio principale avrà dimensioni regolamentari, 60 metri per 43, più 3 metri perimetrali di sicurezza, per la partite di livello fino al campionato allievi D. La scelta del manto sintetico è giustificata essenzialmente con la possibilità di potervi giocare con qualsiasi tempo e con i minori costi di manutenzione. Un criterio, quello delle spese di mantenimento, con cui si piega pure l’illuminazione a Led, che presenta pure il vantaggio di poter meglio dirigere il fascio luminoso senza disturbare gli edifici circostanti. Il secondo campo sarà un campetto di allenamento sempre in sintetico di 24 metri per 14.
Per quanto riguarda l’edificio di servizio sarà più grande di quello attuale con due spogliatoi per il calcio, due per lo skater hockey, uno spogliatoio femminile, quello per gli arbitri, i depositi, i servizi igienici, la buvette e locali tecnici.
È prevista la ristrutturazione del deposito esistente destinato alla manutenzione dei campi, con una eventuale redistribuzione interna e ricavo di nuovi spazi disponibili per le associazioni. Conseguenza di tutto ciò sarà la demolizione delle attuali baracche.
Lo stabile avrà una forma di pagoda per, spiega il Muncipio, meglio rapportarsi con il contesto del Parco Vira. Riguardo invece il posteggio per le due ruote, saranno previsti anche stalli per monopattini. Realizzazione supplementare, un “ponte ecologico” tra via Vira e il sentiero verso il bosco. Questo è in relazione con la futura edificazione, da parte di promotori privati, sul mappale 109. Inoltre, “in tal modo in futuro si avrà un anello chiuso percorribile all’interno del parco per attività di corsa e allenamento. Tale passaggio si presta anche come ponte ecologico per convogliare la fauna attraverso il parco, e pertanto si prevede la piantumazione di bassi arbusti lungo il confine”.