Sul suo conto anche problemi nella circolazione stradale e altri reati
Cattiva gestione, omissione della contabilità, grave infrazione alle norme della circolazione, guida senza autorizzazione, truffa, falsità in documenti, infrazione alla Legge federale sulle armi e appropriazione indebita d'imposte alla fonte. Davvero un repertorio completo quello dimostrato dal 36enne residente nel Malcantone, comparso davanti alle Assise correzionali da cui è stato condannato dalla Corte (giudice Siro Quadri) a 12 mesi di detenzione sospesi con la condizionale. I reati patrimoniali più importanti sono avvenuti nell'ambito di società attive nell'edilizia, di cui il 36enne era socio e presidente della gerenza. Ditte entrambe arrivate al fallimento senza che il 36enne avviasse misure di risanamento, anzi, aggravando la situazione debitoria che per finire ha superato la ragguardevole soglia di oltre un milione e mezzo di franchi complessivi fra le due società. Dai conti di una di esse è pure sparito un orologio di lusso, un Rolex da 17mila franchi, conferito da un cliente per sdebitarsi di lavori edili. Negli uffici di una società erano anche presenti almeno 20 grammi di cocaina, per consumo personale o per vendita a terze persone, mentre il reato riguardante la circolazione consiste in un superamento del limite di velocità, 127 km/ su 80, e nell'aver continuato a circolare malgrado la revoca della licenza di condurre. Quanto alle munizioni, l'uomo aveva a disposizione una pistola softair, un coltello a farfalla, un coltello ad apertura automatica e un tirapugni.
In un secondo processo, è comparso in aula penale un 28enne albanese. Semplice la sua situazione: proveniente da Zurigo, è stato fermato sul treno, all'altezza di Maroggia, mentre trasportava 69 grammi di eroina. In carcere dal 25 di gennaio, è stato condannato a 13 mesi di detenzione, sospesi con la condizionale, e all'espulsione dalla Svizzera per 6 anni.