Consegnato il documento che sancisce il partenariato con il gruppo di lavoro per la candidatura delle due fiere nel patrimonio immateriale dell’umanità
Il Club Unesco Ticino sostiene la candidatura delle fiere di San Martino e San Provino a patrimonio immateriale dell’umanità. È stato infatti consegnato mercoledì a Bellinzona, da parte del club ticinese, il documento che sancisce il partenariato con il gruppo di lavoro per la candidatura. Secondo il Club Unesco ticinese, "le fiere di San Martino e San Provino rispecchiano gli ideali" Unesco e viene inoltre rimarcato il fatto che l’iniziativa "sia partita dal basso, dalle stesse persone che vivono queste realtà e che credono nella loro valorizzazione". Si tratta di un processo ben visto e promosso dall’Unesco "pur essendo ancora piuttosto desueto. È infatti una prima a livello svizzero".
Nel documento il club indica tre punti fondamentali che hanno portato alla decisione. Il primo è il fatto che entrambe le fiere siano motori dello sviluppo sostenibile. In particolare per quanto riguarda l’aspetto sociale: "Con le loro proposte di aggregazione, di servizi, di informazioni e di svago, creano coesione sociale e forniscono pari opportunità, azzerando le differenze sociali, di classe e di genere". Le due sagre vengono inoltre definite come "specchio della cultura della pace". Quest’ultima "non è solo assenza di guerra armata, ma è una forma mentis e un atteggiamento di onesto e aperto dibattito". A sostegno di ciò viene citata la petizione che era stata lanciata a supporto della candidatura e che aveva dunque anche l’intento di "sensibilizzare e creare una coscienza chiara del valore di queste tradizioni viventi". Il terzo punto citato nella convenzione è che si tratta di "due feste per non dimenticare il creato e la natura". Il gruppo di lavoro ha infatti proposto percorsi didattici all’interno delle due fiere. Progetto condiviso dal Club Unesco ticinese: "L’educazione è uno dei punti forti dell’Unesco".
I Club Unesco locali, viene ricordato, "operano a livello più basso del sistema internazionale dell’associazione", essi si occupano di "promuovere, attuare gli ideali in modo concreto nelle regioni interessate parlando e coinvolgendo la popolazione interessata". Sopra di essi vi sono le sedi nazionali e infine il coordinamento internazionale.