Per la Carp non è stato possibile accertare un pericolo per lo sviluppo psichico degli allievi. Mauro Brocchi era stato condannato in primo grado nel 2019
Ribaltone in secondo grado: la Corte di appello e di revisione penale (Carp) ha assolto Mauro Brocchi. L’ex docente era stato condannato, ricordiamo, dal pretore Siro Quadri a una pena pecuniaria: 60 aliquote da 190 franchi (sospese) e una multa di 2’000 franchi. Brocchi, che era stato anche sindaco di Montagnola, era stato denunciato nell’autunno del 2014 da alcune famiglie per maltrattamenti e comportamenti inopportuni nei confronti dei figli, allievi di terza elementare. Per questo in primo grado era stato riconosciuto colpevole di violazione del dovere di assistenza o educazione, ossia dell’articolo 219 del Codice penale.
La Corte della Carp, composta dai giudici Angelo Olgiati (presidente), Ilario Bernasconi e Chiarella Rei-Ferrari, ha invece ritenuto che "non è stato possibile accertare che vi sia stato un concreto pericolo per lo sviluppo psichico degli allievi coinvolti in quello specifico periodo, come invece esige la norma di legge concernente il reato contestato al docente, imputato nel procedimento penale". "In particolare – si prosegue nella breve motivazione della sentenza –, la perizia agli atti ha tenuto conto non solo anche di avvenimenti risalenti a tutt’altri periodi bensì si è parimenti fondata anche su fatti in realtà non dimostrati. La giurisprudenza e la dottrina esigono inoltre che il reato contestato al docente venga interpretato in modo restrittivo: non risultando agli atti gli estremi per ammettere il compimento di quel reato, il docente è stato assolto".
Brocchi, ricordiamo, era stato accusato di gridare contro i bambini, legarli in classe e utilizzare altri metodi a dir poco per nulla ortodossi. Il caso era scoppiato nel 2014, ma con il tempo sono emerse testimonianze della sua ‘metodologia d’insegnamento’ che affondavano le radici molto prima nel tempo. Un vero e proprio caso che ha scosso la piccola comunità, visto anche il ruolo di personaggio pubblico dell’uomo, e che si è trascinato sin qui per ormai quasi dieci anni. Dopo un primo decreto d’accusa rigettato, l’ex insegnante è comparso una prima volta in aula nel 2017 per essere infine condannato in Pretura penale nel 2019. Nell’autunno del 2022 il caso torna in aula alla Carp, sfociando nella sentenza attuale. Nel 2013 gli era già stata inflitta una multa dal Tribunale cantonale amministrativo per fatti analoghi. Brocchi è difeso dall’avvocato Yasar Ravi, mentre gli accusatori privati sono patrocinati dall’avvocata Isabel Schweri.