Lugano, mozione firmata Ps chiede una variante di Pr, visto che lo ‘studio pianificatorio non impedisce la demolizione dei due edifici storici’
Si elabori "una variante del Piano regolatore in materia di beni culturali nel quartiere di Montarina al fine di tutelare maggiormente e incisivamente i beni culturali presenti". È quanto chiedono, tramite una mozione, diversi consiglieri comunali di sinistra (Tessa Prati, Mattea David, Raoul Ghisletta, Dario Petrini, Aurelio Sargenti, Carlo Zoppi e Demis Fumasoli). I mozionanti richiamano la sentenza del Tribunale cantonale amministrativo che ha accolto il ricorso presentato dalla Società ticinese per l’arte e la natura (Stan) contro la licenza edilizia rilasciata dal Municipio di Lugano per la demolizione di due edifici storici del quartiere di Montarina (Villa Ganser e Casa Walty, mappali no. 1025 e 1026).
Dopo la sentenza del Tram e il voto del Consiglio comunale del 26 settembre 2022, l’esecutivo è invitato a includere i due edifici dello studio pianificatorio denominato Pv 14. Infatti, il dispositivo modificato del rapporto della Commissione della pianificazione e approvato dal legislativo è esplicito: "Se il ricorso relativo ai fondi 1025 e 1026 dovesse venire accolto, il Municipio è invitato a includere i due mappali in uno studio pianificatorio". Però, per i mozionanti non basta, visto che il "Pv 14 si limita a imporre un indice di occupazione inferiore (30 invece di 35%) e un indice del verde (60 invece di 40%) maggiore rispetto a quelli previsti dalle disposizioni della zona in questo caso R5. Perciò, l’inserimento dei due edifici in questo studio pianificatorio non impedisce la loro demolizione". Da qui nasce la recente mozione, l’ultimo atto parlamentare di una lunga serie.