Luganese

Giro di cocaina e riciclaggio, due condanne a Lugano

Quattro anni e quattro anni e mezzo a un 44enne e a un 35enne. Quest’ultimo già condannato nel 2018 per tentato omicidio nei confronti della compagna

Trafficati fra i 2,4 e i 2,7 chili di cocaina
(Ti-Press)
12 dicembre 2022
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Pedine più o meno significative di un rilevante giro di cocaina che aveva Lugano come epicentro, ma con tentacoli in altre zone del Ticino e in Nord Italia. Questo il profilo dei due uomini condannati oggi a Lugano per infrazione aggravata alla Legge federale sugli stupefacenti come reato principale, oltre a diversi reati collaterali fra i quali spicca il riciclaggio di denaro. Si tratta di due cittadini svizzeri, entrambi residenti in città, di 44 e 35 anni. Quest’ultimo peraltro già noto alle forze dell’ordine e alle cronache: nel 2018 è stato condannato per tentato omicidio nei confronti della compagna.

I due sono stati giudicati in due procedimenti separati, Assise criminali per il più giovane e Correzionali per l’altro, entrambi nella formula del rito abbreviato. La Corte, presieduta in entrambi i casi dal giudice Amos Pagnamenta, ha accolto le pene condivise da pubblica accusa e difese: quattro anni e sei mesi per il 35enne e quattro anni per il 44enne. I fatti giudicati sono sostanzialmente i medesimi, sebbene il ruolo del 35enne sia apparso più incisivo.

Fra i 2,4 e i 2,7 chili di droga, in cinque mesi

Secondo l’atto d’accusa stilato dalla procuratrice pubblica Pamela Pedretti, il traffico di cocaina è durato relativamente poco, meno di cinque mesi a cavallo fra il 2021 e il 2022, ma ciononostante i quantitativi sono significativi. Al 35enne sono stati imputati 2,68 chili, poco meno al 44enne: 2,4. Leggermente diverso anche il ruolo, si diceva. Entrambi anche consumatori, il più giovane è stato condannato per aver trasportato, detenuto e venduto la droga, mentre l’altro imputato per averla detenuta, venduta e acquistata. Quest’ultimo risulta infatti essere stato uno degli acquirenti del primo. E proprio da segnalazioni di movimenti sospetti nei pressi del domicilio del 35enne è stato scoperto il giro malavitoso. A casa sua, la polizia ha rinvenuto quasi un chilo di cocaina, arrivata il giorno prima e destinata al mercato locale. Smercio mai avvenuto, in quanto a fine aprile sono scattate le manette per entrambi gli imputati.

Altri due processi e un latitante

Altre due persone sono finite nel mirino degli inquirenti per il traffico: la giovane compagna del 35enne, già condannata a una pena sospesa, e un terzo uomo, con un ruolo di acquirente-spacciatore simile a quello del 44enne, che sarà processato venerdì 16 dicembre. Una quinta persona invece è latitante. Tornando ai procedimenti odierni, i due sono stati anche condannati per riciclaggio. Il 35enne per aver inviato all’estero direttamente o indirettamente poco più di 2’000 franchi e per aver cambiato circa 25’000 franchi in euro; il 44enne per aver consegnato al 35enne circa 55’000 franchi. Denaro, tutto, proveniente dallo smercio di droga. Per contravvenzione alla Legge federale sugli stupefacenti, essendo entrambi anche consumatori, sono poi stati multati: 200 franchi per il 44enne e 400 per il 35enne. Quest’ultimo è stato infine condannato anche per guida senza autorizzazione e ripetuta contravvenzione alla Legge federale sulla circolazione stradale.

Scarcerato il 1° dicembre, trafficante di droga dal 2 dicembre

E sebbene i profili penali, limitatamente a questi fatti, dei due imputati possano apparire simili, diverse sono le ragioni che li hanno portati a buttarsi nel traffico di cocaina. «Ho iniziato per aiutare finanziariamente la mia ex compagna – si è giustificato il 44enne, difeso dall’avvocata Sandra Xavier – e sono finito in una cosa più grande di me». «Uscito dal carcere ho ripreso contatto con le vecchie compagnie» ha detto invece il 35enne, difeso dall’avvocata Demetra Giovanettina. A far riflettere è in effetti la tempistica, nel suo caso. La Corte delle Assise criminali di Bellinzona, presieduta peraltro sempre da Pagnamenta, lo aveva condannato nel dicembre del 2018 a sette anni di carcere per tentato omicidio (e altri reati) a causa delle violenze inferte alla compagna. Uscito di prigione il 1° dicembre del 2021, letteralmente dall’indomani ha cominciato a trafficare cocaina.

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