Si terrà dal 6 all’8 ottobre. Il pubblico verrà confrontato con il tema ‘(non)finito’, legato alla continua necessità di materie prime
La Biennale svizzera del territorio torna a Mendrisio e Lugano da giovedì 6 a sabato 8 ottobre. Organizzato dall’Istituto internazionale di architettura, è un evento "che apre le porte di Villa Saroli a esponenti di varie discipline, nonché al grande pubblico. La manifestazione si rivolge ai molti e differenti attori coinvolti nel processo della Baukultur", si legge nel comunicato. "Con il suo approccio aperto, la Biennale contribuisce alla discussione sui cambiamenti sociali, economici e territoriali in atto all’interno della società di oggi".
"Il pubblico è invitato a confrontarsi con alcuni tra i protagonisti svizzeri e internazionali del dibattito contemporaneo attorno al tema (non)finito. L’incessante necessità di materie prime e di energia conduce a uno stato di crisi ormai perenne: crisi climatiche, sanitarie, politiche e umanitarie. In questo contesto, come si può pensare di creare e conservare oggetti e paesaggi perfetti, "finiti"? Tutto si adatta, i processi non possono mai dirsi conclusi", viene spiegato.
Durante le tre giornate verranno proposte conferenze, una mostra, installazioni nel parco, proiezioni cinematografiche e passeggiate urbane all’insegna della convivialità. Gli appuntamenti sono previsti in tre punti: al Teatro dell’Architettura di Mendrisio, al Consolato generale d’Italia e a Villa Saroli a Lugano. Tutte le informazioni si possono trovare sul sito internet www.biennale.i2a.ch. L’indirizzo e-mail per le iscrizioni è: info@i2a.ch.