Le fototrappole hanno immortalato un piccolo branco lungo la strada che sale allo stand di tiro, in zona Piazza d’armi
Ancora predazioni di lupo (anzi di lupi), dietro la porta di casa. L’ultimo caso (conosciuto) si registra a Isone. Risale a quasi una settimana fa, segnatamente a venerdì scorso nel cuore della notte, ma se ne è venuti a conoscenza solo ora, perché la notizia in paese è corsa di bocca in bocca e con essa il grande sgomento e il timore. A lasciarci letteralmente la pelle, una capra di proprietà di un contadino di Isone che si è visto inoltre ferire una seconda capra, fortunatamente rimasta in vita. Gli autori dello scempio? Quello che si potrebbe definire un piccolo branco, formato da due lupi adulti e due cuccioli, che sarebbe stato avvistato sopra le caserme dall’Esercito, lungo la strada che sale allo stand di tiro, nelle vicinanze della Piazza d’armi. Non solo. A immortalare i predatori sono state le fototrappole.
Da noi interpellato, il capo dell’Ufficio caccia e pesca, Tiziano Putelli, conferma la notizia, leggendocela direttamente dal display del servizio sms predisposto per gli avvistamenti: «"Predazione a Isone in zona Piazza d’armi, una capra uccisa e una ferita". Il caso non è certo raro in termini di altitudini. La valle di Isone rimane tra la Val Morobbia, la Capriasca e la Val Colla. Quest’anno c’è stata persino una predazione a Novazzano. È un caso in più che si aggiunge, ma non conosco i dettagli. Ormai, tutto il canton Ticino è dentro come zona potenzialmente a rischio secondo la strategia "Lupo in Svizzera"». Il responsabile dell’Ufficio caccia e pesca fa sapere infine che anch’esso monitora la situazione, con l’installazione di fototrappole, «l’unico sistema a oggi utile per raccogliere dei dati sui predatori, uno standard applicato da tutti i cantoni in Svizzera».