Luganese

Lugano sviluppa una campagna contro la violenza domestica

La Polizia della Città presenta i dati dell’attività 2021. A breve debutta un’attività legata alla tolleranza reciproca tra giovani e adulti

(archivio Ti-Press)
16 maggio 2022
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Due fenomeni, quello della violenza domestica e del disagio giovanile, da non sottovalutare e che saranno presto oggetto di campagne di prevenzione e sensibilizzazione. I numeri che hanno caratterizzato il 2021 hanno lanciato un campanello d’allarme che la Polizia Città di Lugano non intende sottovalutare. «Dobbiamo prevenire le situazioni che si stanno manifestando – commenta la capodicastero Sicurezza e spazi urbani Karin Valenzano Rossi –. È un trend che tocca solo Lugano, forse perché c’è una maggiore concentrazione urbana». Numeri alla mano, gli interventi registrati l’anno scorso in città sono stati 201 (a fronte dei 138 del 2020 e dei 185 del 2019). I casi segnalati nel comprensorio della Regione III sono stati 403 (383, 342). Nel corso dell’anno, fa sapere il comandante Roberto Torrente, verrà definito un progetto di prevenzione «per capire cosa fare e con chi lavorare, trattandosi di un settore molto delicato». Settimana prossima inizierà invece una campagna di prevenzione legata alla tolleranza reciproca tra giovani e adulti. «Va trovato un equilibrio tra la categoria degli adulti che hanno perso l’abitudine ad avere una vita – continua la capodicastero –. Ci sono alcuni episodi sopra le righe, ma i giovani sono sani. In un lavoro di sensibilizzazione a un reciproco e mutuo rispetto, dovremo ricordare loro che ci si può divertire anche senza eccessi».

Città più sicura per l’ottavo anno

Per l’ottavo anno consecutivo, Lugano è risultata essere la Città con la minor frequenza di incidenti stradali con danni alla persona (96, a fronte dei 180 di San Gallo). Gli interventi totali che hanno impegnato gli agenti sono stati 4’689 (+0,15 per cento rispetto al 2020): la maggior parte riguardano problematiche relative ai rumori (811), seguiti da incidenti stradali e danneggiamenti (744), liti (573) e interventi negli esercizi pubblici (559). La centrale operativa ha ricevuto circa 380 chiamate al giorno. Un dato rilevante è quello dei controlli dell’alcolemia, arrivati a 1’486 (+62% rispetto al 2020 e +47% sui dati del 2019). Le persone trovate con un tasso alcolemico superiore allo 0,40 mg/l sono state 317 (202, 263). Quattro le inchieste che hanno impegnato la polizia: Sete (relativa a medicamenti), Scala (eroina), Clean (controlli al parco su spacciatori e consumatori) e Rebu (consumo di canapa e hashish a livello giovanile). Le persone trattate sono state 209: il 75% uomini, 55% svizzero e 89% residente.

Ex Macello, 4’808 ore di sicurezza privata

Altro tema che ha caratterizzato il 2021 della Polizia della Città è la demolizione dell’ex Macello dello scorso 29 maggio. Da quel giorno la polizia ha prestato 5’645 ore di servizio e 4’808 ore di servizio di sicurezza privata. «Il costo generale – aggiunge Valenzano Rossi – si aggira sul milione di franchi in termini d’impiego delle nostre risorse esterne e costi che si sono generati». I mesi dopo la demolizione «sono stati molto impegnativi per la nostra polizia: quanto è poi accaduto, e fino all’accertamento dell’assenza di responsabilità, ha messo sotto pressione in modo importante la polizia per l’ondata di reazione forte, anche mediatica, che c’è stata». Quello dell’ex Macello «è un tema che rimane difficile perché il dialogo non è ripartito nonostante gli appelli che rinnovo ancora oggi».

Gli obiettivi del 2022

Detto delle due campagne di prevenzione, gli obiettivi che la Polizia della Città si è fissata per quest’anno sono il potenziamento del servizio con un agente («ogni quartiere avrà il suo agente»), la digitalizzazione delle procedure amministrative, la figura di un addetto alla comunicazione («l’ex Macello ci ha insegnato come la comunicazione di crisi sia molto importante; il concorso per questa figura sarà pubblicato a breve»), un nuovo servizio viabilità e una nuova gestione della zona pedonale per aumentare la sicurezza. Con il supporto dell’Ufficio controllo abitanti, verrà avviata un’attività di controllo sul territorio focalizzata anche sull’arrivo dei profughi ucraini per creare una rete di controllo. In conclusione, capodicastero e comandante si sono congedati ufficialmente dall’ex vicecomandante Franco Macchi che, alla fine dell’anno scorso, ha terminato l’attività dopo 41 anni di servizio. Le selezioni per la nomina del suo successore sono in corso.