I commissari della Pianificazione chiedono la tutela di Casa Walty e Villa Ganser: ‘Incomprensibile la loro esclusione dal Perimetro di valorizzazione’
"Se il ricorso relativo ai fondi 1025 e 1026 dovesse venire accolto, il Municipio è invitato a includere i due mappali in uno studio pianificatorio. In attesa del consolidamento legale del Piano regolatore si adottino le opportune misure di salvaguardia della pianificazione, segnatamente l’adozione della zona di pianificazione e il rigetto di eventuali future domande di costruzione che minacciano il quartiere di Montarina". Sono le risoluzioni principali che la Commissione della pianificazione del territorio, all’unanimità, ha inserito nel preavviso favorevole alla mozione interpartitica presentata lo scorso febbraio (primo firmatario, Nicola Schönenberger, Verdi di Lugano) che chiede, tra l’altro, la salvaguardia dei fondi 1025 (Casa Guido Walty, 1959, progettata dagli architetti Camenzind e Brocchi) e 1026 (Villa Ganser, 1914) ritenendo inspiegabile la loro esclusione dal Perimetro di valorizzazione (Pv), approvato dal Cantone nel quadro della prima variante beni culturali (Bc 1).
Il Municipio di Lugano, nel suo preavviso del 10 giugno dell’anno scorso, ha ritenuto invece che la mozione fosse parzialmente ricevibile. La richiesta di modifica del Piano regolatore (punto 2 della mozione) è ritenuta ricevibile, mentre l’istituzione di una zona di pianificazione esulerebbe dalle competenze del Consiglio comunale e andrebbe dunque considerata come richiesta del legislativo nei confronti dell’esecutivo. Sempre secondo l’esecutivo, questi due fondi, su cui sorgono Casa Walty e Villa Ganser, non sono stati integrati nel perimetro di valorizzazione, perché è stato ritenuto che non avessero un influsso sulla protezione degli oggetti tutelati nel comparto della Montarina. In generale, i fondi compresi nel Pv non sono dei fondi sui quali vi sono oggetti da tutelare, ma fondi che fanno parte di un comparto in cui vi è un bene da tutelare e per i quali si è ritenuto debbano essere previsti provvedimenti particolari a tutela dello stesso e del suo contesto. Tuttavia, agli occhi dei commissari, non sono convincenti le motivazioni del Municipio relative all’esclusione dei fondi dal Pv: entrambi, erano inclusi nella zona sensibile del quartiere, come risulta dallo studio condotto nel 2006, dalla Commissione e dall’Ufficio dei beni culturali, che indicava una zona sensibile nel quartiere, comprendente i due oggetti. Non solo. La casa Walty è stata segnalata nella decisione del Consiglio di Stato del 12 aprile 2017 relativa alla variante beni culturali 1. Ora, a Lugano, 150 beni godono di una tutela locale e 200 sono tutelati a livello cantonale. All’inizio del 2020, il Municipio ha avviato una nuova variante beni culturali (variante Bc 2) per le sezioni di Lugano e Castagnola, che comprende anche Montarina. La variante, trasmessa il 17 giugno 2021 al Dipartimento del territorio, per l’esame preliminare (non ancora giunto), valuta una sessantina di oggetti.