Il gruppo della Lega dei Ticinesi suggerisce di dotare i mezzi di trasporto pubblici di rastrelliere
Negli ultimi anni la mobilità lenta sta conquistando le strade di Lugano. E allora, si è chiesto il gruppo della Lega dei Ticinesi per voce di Michael Nyffeler, primo firmatario di un’interpellanza, perché non agevolare i ciclisti nei loro spostamenti cittadini e i turisti presenti sul territorio dotando i mezzi pubblici di trasporto di una rastrelliera o portabiciclette? Girata la domanda al Municipio della Città sul Ceresio, il drappello di consiglieri comunali porta a sostegno della proposta le segnalazioni giunte "da parte di alcuni abitanti di Brè, che ben volentieri vorrebbero scendere al mattino in bici e la sera ritornare a casa caricando il mezzo, ma purtroppo a oggi sono impossibilitati". Non solo, "molti turisti che conoscono il Monte Brè e il San Salvatore grazie alle campagne di marketing – si annota nell’atto parlamentare –, rimangono poi spiazzati dal fatto di non poter caricare la propria bicicletta sul bus e approfittare della vetta e dei vari sentieri di montagna per tornare comodamente in sella in discesa verso casa".
Il suggerimento della Lega non è di concentrarsi unicamente sulla linea di Brè, ma anche altri tracciati della rete. "Queste strutture – si evidenzia – potrebbero essere un incentivo anche per i ciclisti che non detengono un abbonamento e che così facendo potrebbero acquistare dei titoli di trasporto o degli abbonamenti e usufruire del trasporto pubblico". Il tutto effettuando "degli investimenti contenuti".
A questo punto l’intento è quello di sondare l’esecutivo e di capire se "il Municipio può interfacciarsi con le nostre aziende di trasporto pubblico sul territorio affinché si possa valutare l’acquisto e l’installazione di queste strutture".