Luganese

Lugano, ‘la terza corsia non risolverà i problemi di traffico’

Interrogazione interpartitica al Municipio chiede quali saranno le conseguenze del PoLuMe per il Luganese

‘Colonne e tempi d’attesa rimarranno’
(archivio Ti-Press)
14 marzo 2022
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Nelle sue linee di sviluppo dedicate all’aumento progressivo della quota di trasporto pubblico e della mobilità lenta, la Città di Lugano ha dichiarato di "sostenere la realizzazione del progetto di potenziamento autostradale Lugano-Mendrisio (PoLuMe) fin da Lugano Nord per liberare il centro cittadino dal traffico parassitario". Sul tavolo del Municipio di Lugano è arrivata un’interrogazione interpartitica – sottoscritta da Melitta Jalkanen, Nicola Schoenenberger, Niccolò Castelli, Deborah Meili, Marisa Mengotti, Raoul Ghisletta, Tamara Merlo, Edoardo Cappelletti, Sara Beretta Piccoli, Aurelio Sargenti e Federica Colombo – sul tema. "L’aumento della capacità stradale – ottenuta mediante l’apertura temporanea di una terza corsia dinamica (recuperata dalla corsia di emergenza), la creazione di nuovi svincoli e di nuove gallerie – non risolverà a breve termine i problemi di traffico, rischiando al contrario di peggiorarli a causa del traffico indotto – sottolineano i consiglieri comunali –. Potenziamento significa più veicoli in circolazione sulla rete stradale e, di conseguenza, un carico ulteriore anche per le strade cantonali e comunali di alcuni comuni del Sottoceneri". Inoltre, "i colli di bottiglia alle entrate e uscite delle città permarranno, così come le colonne e i tempi di attesa. Questo progetto prevede diversi cantieri sull’arco di oltre un decennio, con il rischio di isolare il Mendrisiotto e il Basso Ceresio dal resto del cantone. Già oggi, infatti, singoli cantieri possono mandare in tilt il sistema viario". A questo si aggiungono le "conseguenze nefaste sulla salute dei residenti", una "condizione destinata a peggiorare con l’aumento del traffico", e l’aumento del pericolo "venendo a mancare la possibilità di fermarsi in sicurezza in caso di panne o incidenti". Quello del PoLuMe "per stessa ammissione dell’Ustra è considerato un progetto ‘cerotto’ e provvisorio fino alla messa in funzione del prolungamento a sud di Lugano di AlpTransit, previsto tiepidamente solo nel 2054".

Domande al Municipio

Al Municipio di Lugano viene chiesto se sostiene integralmente il progetto previsto da Ustra e, in caso contrario, quali modifiche apporterebbe; se ritiene il progetto "compatibile con una pianificazione del territorio votata alla protezione dell’ambiente e del clima, la promozione della mobilità sostenibile e lenta e della salute della popolazione. I consiglieri vogliono inoltre sapere "in che misura il PoLuMe è una misura strategica per aumentare progressivamente la quota di trasporto pubblico e della mobilità lenta a Lugano", se esistono delle perizie che dimostrano un effetto sulla ripartizione modale a Lugano del progetto PoLuMe, "in che modo la creazione della terza corsia libererà le vie residenziali del centro cittadino dal traffico parassitario. Pensando agli investimenti milionari votati dal Gran Consiglio per promuovere il trasporto pubblico, "il PoLuMe andrà a vanificare gli effetti benefici" di questi investimenti? Per gli interroganti "le colonne alle entrate e alle uscite dei centri urbani permarranno: è stato valutato l’impatto del maggiore volume di traffico dovuto al potenziamento dell’autostrada e al conseguente aumento del traffico motorizzato privato sull’area urbana del Luganese?". Al Municipio viene infine chiesto se "intende promuovere maggiormente e con più insistenza presso la Confederazione il prolungamento di AlpTransit a sud di Lugano".