L‘avvocato Castelli replica a Brunetti: ‘Nessuna strumentalizzazione. Sono emersi elementi sufficienti affinché la municipale abbia il ruolo di imputata’
«Non sto strumentalizzando un bel niente. Dopo il prospettato decreto di abbandono, ho chiesto al Procuratore generale dei complementi istruttori, tra i quali l’interrogatorio di Karin Valenzano Rossi come imputata, non perché ho elementi nuovi ma sulla base di quanto emerso in precedenza. Essere imputato significa che c’è il sospetto legittimo nei confronti della persona che sarà il procuratore a valutare. Dal nostro punto di vista, dall’incarto emergono elementi più che sufficienti affinché la municipale di Lugano abbia il ruolo di imputata, non di persona informata sui fatti. L’inchiesta penale non è chiusa, tanto che mercoledì prossimo ci sarà l’interrogatorio a cui parteciperò anche io». Costantino Castelli, avvocato degli autonomi, replica così alla nota diffusa da Elio Brunetti, legale di Karin Valenzano Rossi, titolare del Dicastero sicurezza e spazi urbani di Lugano. Una nota nella quale si legge tuttavia che “con comunicazione 17 novembre, il Procuratore generale Andrea Pagani, sulla base delle risultanze di fatto e di diritto già emerse dall’inchiesta, ha immediatamente prospettato l’emanazione di un decreto di abbandono nei confronti di Karin Valenzano Rossi”. Questo non significa però che il pg Pagani non interrogherà ancora la municipale di Lugano. Vuol dire che il Ministero pubblico ha prospettato nuovamente un abbandono del procedimento per quanto riguarda la posizione di Valenzano Rossi, in seguito alla denuncia penale sporta dall’associazione Alba (che peraltro non specifica i reati contestati). Pertanto, la municipale di Lugano sarà nuovamente interrogata (per la terza volta) alla presenza del suo avvocato e di Costantino Castelli. Diversamente, il pg avrebbe optato per un non luogo a procedere, ma non l’ha fatto. Fra le circostanze che restano da determinare, spicca quella relativa alla persona che ha dato l’ordine di demolire un edificio dell’ex Macello. Verosimilmente, nel prossimo interrogatorio, a Valenzano Rossi verrà chiesto proprio se è stata lei a dare l’ordine e per quali motivi è stata presa questa decisione. Gli altri tre municipali già sentiti come persone informate sui fatti non verranno invece più coinvolti nel complemento istruttorio.