Luganese

A conti fatti sono più i campionesi che abitano in Ticino

Il dato emerge dal ‘Rapporto italiani nel mondo 2021’. Calato il numero di residenti nell’‘enclave’

Esodi
(Ti-Press)
15 novembre 2021
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Sono più numerosi i campionesi che abitano in Ticino rispetto a quelli che risiedono nell’“enclave”. Il dato è contenuto nel “Rapporto italiani nel mondo 2021” della Fondazione Migrantes che da anni monitora la “fuga” di chi mette radici e residenza fuori dall’Italia, dando notizia iscrivendosi all’Aire. Nel 2020 i campionesi residenti nell’‘enclave’ erano 1’859, un numero mai così basso dal 2001 (anno in cui con 2’263 abitanti si è registrato il picco più alto), mentre gli Aire, nella quasi totalità in Ticino, erano 2’084. Un dato quest’ultimo mai così alto in passato.

Campione si spopola a causa della crisi economica

In totale, quindi, fra residenti e Aire (comunque registrati all’ufficio anagrafe del Comune) i campionesi lo scorso anno erano 3’943, quando nel 2019 erano 4’057. E, scorporando, i dati riferiti a due anni fa stanno a confermare lo spopolamento dell’‘enclave’ a causa della grave crisi economica che si è abbattuta sulla comunità campionese, in seguito alla chiusura del Casinò, con la soppressione di quasi 500 posti di lavoro, e del dissesto finanziario del Comune che ha ridotto da 102 a 17 i dipendenti. Il calo demografico lo scorso anno rispetto al 2019 è stato di 144 residenti. Una fuga senza precedenti, dovuta al fatto che senza reddito e in affitto nell’enclave è impossibile vivere. Trenta quelli che sono andati ad allungare l’elenco degli Aire in Ticino. Una trentina gli stranieri, soprattutto russi, residenti a Campione d’Italia che si sono trasferiti all’estero. Molti di loro, senza difficoltà, hanno trovato casa in Svizzera. Per l’‘enclave’ l’accentuato calo demografico che conferma una tendenza in atto dal 2001 difficilmente sarà recuperato. Le agevolazioni fiscali, relativamente alle imposte come Irpef, Irap e Ires, introdotte dallo scorso anno, avrebbero dovuto far da volano a nuove attività produttive e a nuovi residenti. Se si escludono un paio di attività commerciali e qualche studio legale, altri arrivi sino ad ora non ce ne sono. Ora si guarda alla riapertura del Casinò che si spera possa avvenire entro la fine dell’anno. Impresa non facile, ma neppure impossibile.