Luganese

Arl di Viganello, sospesa la domanda di costruzione di Artisa

Accordo fra le parti, con lo scopo di trovare una soluzione che consenta la tutela dello stabile, contenuti pubblici e la fruizione popolare

Compromesso raggiunto per lo stabile in via alla Santa a Viganello
(Ti-Press)
30 settembre 2021
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Siglato un patto per il deposito delle Autolinee regionali luganesi (Arl) di Viganello fra i vertici dell’azienda di trasporto, il gruppo Artisa e la Città di Lugano. Per ora, resta in sospeso la domanda di costruzione presentata dalla società di Stefano Artioli che avrebbe voluto costruire una palazzina con appartamenti a pigione moderata, un hotel a tre stelle, con una proposta gastronomica e spazi multiuso aperti agli abitanti. Lo ha reso noto oggi il Municipio di Lugano che ha esaminato le prospettive di riqualifica e valorizzazione del sedime e ha deciso di sospendere la pendente domanda di costruzione e di avviare gli approfondimenti necessari per presentare una variante di Piano regolatore: l’obiettivo è identificare una nuova soluzione edificatoria che consenta di tutelare lo stabile e renderlo fruibile alla popolazione con contenuti di interesse pubblico, senza pregiudicare i legittimi diritti dei privati sul sedime. La nota stampa della Città si conclude con un ringraziamento alle parti, per la collaborazione nella ricerca di una soluzione condivisa che consente di venire incontro alle richieste emerse dai cittadini tramite una petizione popolare con oltre 1’500 firme e diversi atti parlamentari.

Verso una variante di Pr

La decisione dell’autorità cittadina giunge dopo una nostra valutazione, spiega Filippo Lombardi, titolare del Dicastero dello sviluppo territoriale: «La domanda di costruzione presentata da Artisa rispetta il Piano regolatore in vigore a Viganello che abbiamo ereditato. La sensibilità nei confronti di questo deposito, che un tempo non c’era, ci ha obbligato a ripensare il tutto trovando un accordo. Cambiare le carte in tavola a un investitore che, in buona fede, ha introdotto una domanda di costruzione, avrebbe potuto innescare una richiesta di indennizzo, Dall’operazione, le Arl si attendevano l’incasso di alcuni milioni di franchi. Fra l’altro Il diritto di compera di Artisa è scaduto proprio in questi giorni». Ci vorrà tempo per concretizzare la variante pianificatoria, visto che occorrerà il via libera del Consiglio comunale, ma la soluzione individuata appare la più sensata e migliore per quel comparto. Contro la domanda di costruzione presentata da Artisa, lo ricordiamo, erano state presentate almeno un’opposizione da parte della Società ticinese per l’arte e la natura (Stan), mentre l’approfondimento pianificatorio commissionato dalla Città di Lugano era giunto sul tavolo di Palazzo civico l’anno scorso, in questo periodo.

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