Cambiata la conduzione della storica imbarcazione. Antonio Schmidt, nuovo capitano: 'Il nostro servizio è complementare a battelli e taxi'
«L'attività funziona, le richieste non mancano», ci racconta nel primo pomeriggio di oggi Antonio Schmidt di ritorno dal trasporto di un gruppo di persone dirette dall'altra parte del lago per festeggiare un matrimonio. Domani sera condurrà un altro gruppo a cena fuori. Lui, da un paio di settimane, è il nuovo capitano del Dardo, una barca (o battellino), con una capienza di 40 persone, costruita in mogano nel 1955 nei cantieri Taroni a Campione d’Italia, poi comprata e gestita dalla famiglia Castelnuovo sino a qualche mese fa. La nuova gestione intende proseguire nel trasporto di gruppi sul lago di Lugano come shuttle per i ristoranti e grotti, tour, eventi privati e culturali, con l'obiettivo di portare vita e far conoscere il Ceresio e le sue bellezze non solo ai turisti ma anche ai ticinesi. L'attività è ripresa, dopo un lungo periodo di fermo e oltre quattro mesi d'importanti lavori di ristrutturazione su scafo, struttura, motore e interni. Lavori che hanno permesso di ottenere il collaudo e l'omologazione al trasporto di persone. L'inaugurazione è prevista domani, sabato 28 agosto dalle 14 alle 18 a Lugano, al pontile situato a circa 200 metri dal Lac.
Quali sono le destinazioni più richieste? «Ci sono sicuramente Caprino, le Cantine di Gandria e Gandria che rappresenta sempre una meta classica, ma anche Morcote e altri paesi affacciati sul lago. Vorrei organizzare anche gite con aperitivo a bordo», risponde Schmidt. Oltre alla città di Lugano ci sono altre località sulle rive del Ceresio che meritano di essere visitate. «Il lago potrebbe essere maggiormente valorizzato ma viene apprezzato soprattutto da turisti stranieri – sottolinea il nuovo capitano del Dardo, attivo come freelance alla Rsi –. Noi ci proviamo, siamo in tre, per riuscire a garantire la navigazione ogni giorno. Oggi, sono rimasto piacevolmente sorpreso dall'interesse di parecchi gruppi che approfittano di un giro in barca, per godersi il lago. I residenti e i ticinesi non si rendono conto della sua bellezza. Una signora di Pavia mi diceva: voi non vi rendete conto di abitare un luogo magnifico. Alla mattina vi svegliate, aprite le finestre e ammirate un scenario spettacolare». In effetti, si tende a sottovalutare ciò che ci sta davanti agli occhi e un'escursione sul lago, combinata con una delle attrazioni della regione o con un pranzo in un grotto potrebbe rivelarsi una piacevole sorpresa anche per chi abita in città o nei dintorni. In ogni caso, avverte Schmidt è «meglio riservare con largo anticipo, altrimenti si rischia di non trovare posto, visto che non posso allestire un orario regolare per evitare conflitti con la società di navigazione del lago di Lugano che detiene la concessione federale. Il servizio che propongo è comunque complementare ai battelli e al taxi».
La nuova gestione vuole mantenere il fascino e il pregio di una barca in mogano portando però delle sostanziali modifiche nel servizio e vivibilità di una barca che ha solcato il lago di Lugano per tre generazioni di mastri d'ascia: la famiglia Castelnuovo, il nonno, il Tano e infine "Newton". Per la ristrutturazione dello scafo è stato scelto di conservare il piu possibile la tecnica di un tempo. All'inaugurazione si potranno ammirare anche delle riprese del restauro e momenti di navigazione. Riprese fatte per un documentario in fase di realizzazione dove si racconta la storia della barca, del turismo e della Lugano dagli anni Cinquanta.