Le nomine potrebbero scavare crepe nelle alleanze a sinistra e a destra. Seduta di Consiglio comunale presidiata e transennata dalla polizia
Massiccia presenza di polizia stasera all'ingresso del Palazzo dei Congressi di Lugano dove si è tenuta la seconda seduta di Consiglio comunale di Lugano della legislatura. L'accesso è stato transennato e sorvegliato da una quindicina di agenti (più una mezza dozzina in borghese) che hanno controllato l'identità di politici e giornalisti. L'autorità politica ha voluto evitare un'altra protesta come quella promossa dagli autonomi del centro sociale Il Molino a Bellinzona fuori da Palazzo delle Orsoline nell'ultima seduta di Gran Consiglio, lo scorso 21 giugno. Il dispositivo è stato dispiegato anche per la concomitanza con l'assemblea dell'autogestione riunita stasera in piazza Manzoni. In apertura di seduta, il capogruppo Ps-Pc Carlo Zoppi ha annunciato che nel caso la risposta del Municipio non fosse ritenuta sufficiente in merito allo sgombero e alla demolizione dell'ex Macello di Lugano, il gruppo si riserverà la possibilità di chiedere la discussione generale del legislativo domani sera, quando verrà affrontata la trattanda 'interpellanze'.
La seduta è stata tutto sommato tranquilla come solitamente succede in occasione della designazione dei rappresentanti della Città nelle società partecipate, negli enti autonomi e nei consorzi. A creare qualche crepa nelle alleanze a sinistra e a destra è stato il rinnovo dei sette membri del Consiglio di amministrazione (CdA) delle Ail Sa, azienda detenuta al 100% dalla Città, visto che sono stati presentati otto candidati, per cui è stato necessario il voto segreto. Il rappresentante proposto dal Municipio è Filippo Lombardi (Ppd), in virtù delle competenze acquisite come membro della commissione energetica federale, che prende il posto del vicesindaco leghista Michele Foletti (che per statuto deve lasciare il CdA dopo tre mandati) ma non come designazione politica. La sua nomina non rientra infatti nella chiave di riparto politica stabilita in base ai seggi ottenuti dai partiti in Consiglio comunale alle ultime elezioni comunali. Il caso di Michele Foletti non è paragonabile a quello di Lombardi perché la sua nomina nel CdA di Ail Sa avvenne prima dell'elezione in Municipio nel 2013. Gli altri candidati sono Mario Antonini e Fabio Forrer (Plr), l'uscente Angelo Bernasconi (Ppd), Filippo Zanetti (Ps), Gian Maria Bianchetti e Lukas Bernasconi (lega) e Fabrizio Gastori (Udc). Quest'ultimo è stato escluso avendo ricevuto soltanto otto voti (i cinque Udc più quelli delle tre rappresentanti di Più Donne), mentre gli altri hanno ottenuto tutti fra i 43 e i 47 voti.
«Con dispiacere, ho preso nota che sebbene abbiamo presentato una persona validissima, questa è stata esclusa – ha detto il capogruppo Udc Tiziano Galeazzi –. Ne trarremo le debite conseguenze». Parole che parrebbero far scricchiolare l'alleanza Lega-Udc che alle ultime elezioni ha contribuito alla conferma dei tre municipali leghisti. La chiave di riparto è stata infatti calcolata rispetto a sei membri del CdA (senza Lombardi). Si è giunti al voto segreto perché non è stato raggiunto un accordo politico e la Lega ha proposto due candidati: i consiglieri comunali Lukas Bernasconi e Gian Maria Bianchetti. Il movimento di via Monte Boglia ritiene di avere diritto a due membri nel CdA, ma secondo la chiave di riparto un posto spetterebbe all'Udc che ha proposto Gastori. Più o meno la stessa dinamica (e i medesimi mal di pancia) successa in casa Lega-Udc, è capitata a sinistra. La conferma di Nicola Schönenberger (Verdi) pareva scontata fino a una settimana fa. Poi, però i vertici del Ps hanno deciso di proporre il copresidente sezionale Filippo Zanetti. E non a caso tutti e cinque i consiglieri comunali dei Verdi hanno votato scheda bianca per la nomina dei membri del CdA dell'Ail Sa.
Un altro punto dolente, quello legato alla rappresentanza di genere, è stato sollevato da Tamara Merlo (Più donne): «Come nelle passate legislature, anche questa volta la presenza di donne sarà il punto debole di questo esercizio democratico. Spesso i partiti lamentano di fare fatica a trovare candidate. Per contribuire a cambiare le cose, ho fatto appello a Business & Professional Women Ticino, chiedendo loro di preparare una lista di donne che potrebbero entrare in linea di conto nell'ambito delle nomine. Si tratta di donne attive professionalmente in vari settori e molte hanno superato il corso per “Membro di CdA certificato” tenuto dalla Supsi. Ho inoltrato la lista ai capigruppo e ai municipali pochi giorni fa». La richiesta non è tuttavia stata tenuta in considerazione e i rappresentanti della Città sono quasi tutti uomini. La consigliere comunale ha invitato i partiti a «cercare attivamente fin da ora le donne per questi ruoli, così da contribuire concretamente alla “Strategia Parità 2030” adottata in aprile dal Consiglio federale». La votazione ha messo in risalto un altro aspetto: nessuna legge impone la ripartizione in base ai risultati elettorali. Tutti i partiti rivendichino la prevalenza delle competenze dei candidati ma sono a corto di soldi dopo aver sostenuto quasi due campagne elettorali, per le elezioni del 2020 poi rinviate all'aprile di quest'anno. Pertanto, si cercano più posti nei consigli di amministrazione remunerati (20mila franchi all'anno per un membro del CdA dell'Ail), visto che una parte dei soldi poi finiscono nelle casse dei partiti.
La Polizia di Lugano potrà presto disporre di 112 nuovi giubbotti antiproiettile (Gap). Il Consiglio comunale ha approvato il credito di 162'400 franchi per sostituire quelli in dotazione. La spesa si è resa necessaria in quanto gli attuali giubbotti delle forze dell'ordine, acquistati nel 2011, hanno visto scadere la loro garanzia (che ha una durata di 10 anni). A fornire le nuove protezioni, dello stesso modello di quelle precedenti, sarà un'azienda italiana. Non esiste infatti un'impresa svizzera che produce questo tipo di equipaggiamenti. Non sono noti casi in cui il Gap ha protetto la Polizia cittadina da attacchi con arma da fuoco o coltello. Sono però conosciuti casi in cui il giubbotto è stato sottoposto a colpi di bottiglia o pugni. Il suo utilizzo non è obbligatorio a eccezione dei turni di notte, dei posti di blocco o d'interventi. Sempre più agenti però scelgono d'indossarlo spontaneamente sul posto di lavoro.
Il Consiglio comunale ha inoltre dato luce verde alla convenzione relativa al sostegno congiunto della Città, con Pro Helvetia, il Cantone e il Comune di Novazzano e il Lac a favore dell’Associazione Trickster-p per il periodo 2021-2023. Via libera pure al progetto di messa in rete delle Filarmoniche luganesi attraverso la firma di tre convenzioni di sostegno della Città di Lugano a favore della Civica Filarmonica di Lugano, la Filarmonica di Castagnola e la Filarmonica Unione Sonvico, per il periodo 2021-2023. Concesso il rinnovo del diritto di superficie all’associazione “I Cantori delle Cime” dell'attuale sedime che utilizzano lungo il Piano della Stampa.