Il Ministero pubblico comunica i risultati dei prelievi in profondità: alcuni materiali contengono sostanze pericolose ma l'area resta sicura
È confermata la presenza di amianto e idrocarburi policiclici aromatici (Pah) in singoli oggetti che non sono presenti in quantitativi importanti rispetto alla massa delle macerie e dei rifiuti di un edificio dell'ex Macello abbattuto, su ordine della maggioranza del Municipio di Lugano, dalle ruspe nella notte fra sabato 19 e domenica 30 maggio. Lo ha reso noto il Ministero pubblico sulla scorta dei risultati degli esami dei materiali prelevati in profondità lo scorso 17 giugno sotto il cumulo di detriti nell'area posta sotto sequestro. Come già riscontrato durante i prelievi in superficie, ricorda la Procura, è stata nuovamente confermata la presenza puntuale di alcuni materiali contenenti potenzialmente pericolosi ma non sono per contro state evidenziate tracce di amianto (o indizi di altre sostanze pericolose) nel materiale fine sul sedime. Intanto, pure la Sezione protezione aria, acqua e suolo ha confermato che la zona delimitata e sottoposta a sequestro è al momento sicura e priva di effetti dannosi per la popolazione e l'ambiente. Diversi materiali sul sedime sono da considerarsi come rifiuti speciali che, al momento del dissequestro, dovranno essere smaltiti applicando misure particolari per adempiere alle esigenze ecologiche prescritte dalle normative edilizie e ambientali.