Lo chiede un'interpellanza rivolta al Municipio, che affronta pure il tema della remunerazione dei Consigli del Lac e di Lugano Istituti Sociali
I membri del Consiglio direttivo dell'ente autonomo Lugano Arte Cultura (Lac) sono otto, e sono tutti uomini. Parte da qui l'interpellanza – primo firmatario Raoul Ghisletta e con lui Sara Beretta Piccoli e Deborah Meili – inoltrata al Municipio su questioni di genere e di remunerazione inerenti agli enti autonomi del Lac e di Lugano Istituti Sociali (Lis). “Ritenuto che le donne competenti in questo ambito (culturale, ndr) di responsabilità sono indubbiamente numerosi – chiede l'atto –, s'intende agire per inserire o per far cooptare rappresentanti di genere femminile in seno al Cda Lac?”.
Estendo il discorso ai due enti e cambiando argomento, l'interpellanza domanda poi se “corrisponde al vero che non è prevista alcuna remunerazione per i membri dei due Consigli?”. Qualora fosse così, si evidenzia, sarebbe “dissimile da quanto avviene in numerosi altri consigli di amministrazione di enti e società della Città o controllate dalla Città” e quindi, “ritenuto che i membri dei due Consigli hanno una responsabilità fondamentale per il buon funzionamento dei due enti e ritenuto che sia giusto riconoscerla” si chiede al Municipio di remunerarli, o tramite regolamentazione interna o per ordinanza o, qualora necessario, passare dal Consiglio comunale per una modifica dei due statuti.