Il Movimento per il Socialismo ha consegnato alla Cancelleria di Lugano le firme contro il progetto del Polo Sportivo e degli Eventi di Lugano
Il Movimento per il Socialismo (Mps) ha consegnato oggi pomeriggio alla Cancelleria di Lugano delle 5'010 raccolte firme a sostegno del referendum contro il Polo Sportivo e degli Eventi approvato dal Consiglio Comunale di Lugano a fine marzo. "Si tratta di un risultato estremamente positivo", commenta il partito, che "esprime grande soddisfazione per il raggiungimento di questo traguardo".
Un risultato che, per l'Mps, è ancora più importante in relazione agli ultimi eventi che "testimoniano un atteggiamento delle autorità comunale sempre più autoritario, refrattario alla discussione e al dialogo, sordo alle argomentazioni di chi non condivide il loro punto di vista".
L'Mps rivendica la propria capacità di mobilitazione e di organizzazione, con i militanti a costituire "l’elemento portante di questa campagna di raccolta, attraverso l’organizzazione di decine e decine di bancarelle durante i 60 giorni a disposizione". Rilevante anche, per i promotori del referendum, la partecipazione nella raccolta delle firme di molte persone appartenenti ad altre correnti politiche che hanno raccolto firme e le hanno inviate al comitato costituito per la campagna di raccolta: al riguardo viene sottolineato il sostegno di altre associazioni che si sono espressamente pronunciate a favore del referendum (I Cittadini per il Territorio del Luganese, la STAN (La Società ticinese per l’Arte e la Natura), l’ATA (Associazione Traffico e Ambiente) Sezione della Svizzera italiana).
Per i promotori, le cittadine e i cittadini che hanno espresso il loro sostegno al referendum "hanno, allo stesso tempo, ribadito il fatto di non essere assolutamente contro il rafforzamento delle strutture sportive, ritenuto necessario; ma, allo stesso tempo, hanno espresso tutte le loro preoccupazioni di ordine finanziario (l’aumento delle spese e del moltiplicatori di imposta), pianificatorio (un quartiere completamente stravolto dal progetto), architettonico (la costruzione delle due torri appare veramente indigesta!), ambientale (a cominciare dagli scavi e il trasporto di materiale)".
L'Mps sottolinea che, a parte il primo tentativo "di disturbo", la campagna di raccolta firme si è realizzata "nella più assoluta tranquillità, con scambi di opinione e discussioni (anche a volte animate) che, tuttavia, sono rimaste nell’ambito della tradizionale pratica politica riscontrabile per altre raccolte referendarie".
L’MPS, con tutte le persone che lo hanno sostenuto e hanno partecipato alla raccolta delle firme, "vuole ora avviare una discussione che permetta di costruire uno schieramento il più ampio possibile con l’obbiettivo di sviluppare una campagna vincente".