Procede spedita la raccolta di sottoscrizioni da parte dell'Mps per chiamare la cittadinanza alla votazione popolare sul Polo sportivo
Il Movimento per il socialismo (Mps) non sfonda la porta di Palazzo Civico (per sole cinque schede) ma riscuote successo per le iniziative che promuove. Una su tutte, il referendum annunciato a fine gennaio e lanciato contro la risoluzione votata dal Consiglio comunale di Lugano nella seduta del 29 marzo che ha ratificato l'accordo di Partenariato pubblico privato con Hrs Real Estate e Credit Suisse per la costruzione del Polo sportivo e degli eventi a Cornaredo. Ebbene, a una ventina di giorni dall'inizio della raccolta di firme, «le sottoscrizioni raccolte hanno già superato il migliaio e stiamo seguendo la 'velocità di crociera' che avevamo calcolato», ci spiega il deputato in Gran Consiglio del movimento Matteo Pronzini.
La bancarella allestita in via Pessina, poi spostata in piazza Dante e il giorno delle elezioni all'ingresso di Palazzo civico stanno« funzionando. «Siamo più o meno in linea con l'obiettivo, la gente che incontriamo, per varie ragioni, condivide la richiesta di referendum. Primo, per un aspetto democratico, perché di fronte a una spesa pubblica estremamente importante è giusto e legittimo che la popolazione si esprima. Poi abbiamo riscontrato da una parte delle cittadine e dei cittadini un'opposizione al progetto per una serie di circostanze e di condizioni poste dai privati che sono penalizzanti, come la speculazione immobiliare». Quali? «Nei dibattiti ci si dimentica spesso di sottolineare che tutti i giovani che praticano sport nelle numerosissime associazioni sportive di Lugano, se passasse il Pse, dovrebbero recarsi al centro del Maglio per praticare l'attività», risponde Pronzini che considera la lotta contro il Pse non una battaglia contro i bisogni sociali di natura sportiva accumulatisi negli anni a Lugano.