Municipio pronto a ritirare il messaggio con il quale chiedeva al legislativo di trattare con Gli Amici e Marending/Artioli per la gestione privata
Aeroporto di Lugano: il Municipio ha revocato oggi la decisione del 28 gennaio con la quale aveva risolto di chiedere al Consiglio comunale di poter intavolare delle trattative per la gestione privata di Lugano Airport con il Gruppo Amici dell'aeroporto e la cordata Crameri, Marending, Malgorani e Artioli. "La procedura verrà ripresa secondo modalità in corso di definizione", scrive l'esecutivo cittadino in una nota diffusa nel primo pomeriggio di oggi. Qualora la decisione odierna non venisse contestata dai due gruppi prescelti e una volta cresciuta in giudicato, i tre ricorsi presentati dai concorrenti esclusi decadrebbero. La revoca era nell'aria ed era stata anticipata dal 'Caffé' che l'aveva annunciata dopo gli incontri separati fra la Città e gli imprenditori alla testa delle candidature scartate. Restano ancora da definire, ci spiega il sindaco di Lugano Marco Borradori, «un paio di questioni formali, ossia la composizione del gruppo di lavoro e le modalità con le quali verranno esaminate le sei candidature presentate che rientrano quindi in gioco».
Come noto, a seguito della Call for expression of interest (Invito a manifestare interesse) pubblicata l’11 settembre dell'anno scorso, a fine gennaio 2021, l’esecutivo cittadino aveva proposto di continuare la procedura con i gruppi Amici dell'aeroporto e con la cordata Crameri, Marending, Malgorani e Artioli. Le candidature erano state considerate aderenti alle linee guida e ai principi voluti dalla Città per lo sviluppo futuro dell’aeroporto. Su questa base, il Municipio aveva dunque richiesto al Consiglio comunale – con il messaggio del 4 marzo - di essere autorizzato ad avviare le trattative per il trasferimento della gestione dell’aeroporto a privati con i due gruppi citati. Nella sua seduta odierna, come detto, la Città ha deciso di revocare tale richiesta, con "l’obiettivo di trovare rapidamente, nel contesto della procedura già avviata, soluzioni per la gestione privata dello scalo in grado di conciliare le esigenze e le condizioni dell’ente pubblico con la libertà imprenditoriale dei candidati, evitando se possibile lunghe procedure ricorsuali".