L'associazione sostiene il referendum lanciato dall'Mps e chiede di tornare al più modesto progetto del 2012 che prevede pure un campo da Super League
"Sì a un vero polo sportivo, no a un quartiere speculativo". Dopo l'Associazione Traffico Ambiente, anche "I Cittadini per il Territorio del Luganese", associazione mantello delle organizzazioni in difesa del territorio della regione, ha deciso di sostenere il referendum lanciato dall'Mps contro la realizzazione del Polo sportivo e degli eventi (Pse) di Lugano approvato dal Consiglio comunale sul finire della scorsa legislatura.
Ecco alcuni dei perché, in una elencazione sparsa, va detto no all'edificazione della moltitudine d'infrastrutture sportive secondo I Cittadini per il Territorio del Luganese: 1) Non è vero che si debba sottostare al ricatto «tutto o niente». Se la popolazione rifiuta il Pse, sarà possibile costruire le strutture sportive necessarie in tempi ragionevoli; 2) La scelta urbanistica di costruire edifici per il terziario e per l’abitazione (due torri e quattro palazzine) non è opportuna. Nel breve-medio periodo sono prioritari il consolidamento e lo sviluppo delle zone centrali; 3) A Cornaredo si investiranno 405 milioni di franchi, di cui solo 183 milioni per lo sport (45%) e 222 milioni (55,9%) per autosili, palazzine residenziali e immobili
amministrativi e commerciali; 4) La Città si è legata ai promotori immobiliari e ai fondi d'investimento d’Oltre Gottardo che richiedono tassi d’interesse più che doppi di quelli che Lugano paga per i suoi prestiti bancari. Il Pse costerà alla Città più di 17 milioni di franchi all’anno; 5) Il referendum respinge questo progetto sbagliato e chiede di tornare al progetto del 2012 o uno analogo: un vero Polo sportivo a Cornaredo, dotato di uno Stadio da Super League, il campo da allenamento, i campi per le squadre minorili, la pista di atletica e il Palazzetto dello sport, e non un quartiere amministrativo e residenziale speculativo che fa inaridire il centro città; 6) Inoltre, non da ultimo riteniamo che per una spesa così importante, 400 milioni di franchi, sia necessario che i cittadini possano approvare in votazione il progetto, come avviene in molte città svizzere in situazioni analoghe. I cittadini di Lugano dovranno sobbarcarsi, nei prossimi anni, un aumento del moltiplicatore stimato attorno al 5%.
Chi è chiamato a pagare deve avere il diritto di decidere!