Alla vigilia del processo 62enne s'è dato assente adducendo a un'operazione. Ma la Corte l'ha ritenuto ingiustificato e ha rinviato il dibattimento
Ha marcato visita, producendo al giudice alla vigilia del processo una lettera nella quale ha spiegato di non poter presenziare al dibattimento a causa di un'operazione. Ma il presidente della Corte, Marco Villa, non ha ritenuto valide le sue motivazioni - soprattutto perché non accompagnate da un certificato medico - e così ha dichiarato l'imputato, un 62enne svizzero francese, assente ingiustificato. È accaduto stamane alle Assise correzionali di Lugano. Alle 9.30 il banco degli imputati era vuoto. Conseguenza? Il giudice, dopo aver riferito alle parti la sua decisione, ha rinviato il processo a nuova data da stabilire. E, qualora l'imputato non dovesse nuovamente ripresentarsi, sarà giudicato in contumacia.
Il 62enne, difeso dall'avvocato Gabriele Ferrari, è accusato di essersi messo alla guida della sua auto ripetutamente, nonostante la licenza di condurre gli fosse stata definitivamente revocata dall'autorità amministrativa nel maggio 2019. Di più. In un'occasione, nel novembre 2019, dopo un blocco di polizia a Crans-Montana, l'uomo ha abbandonato il veicolo e si è dato alla fuga a piedi e, rincorso dagli agenti, è stato infine acciuffato. L'imputato, che era stato fermato senza patente la prima volta al valico doganale di Monteggio, deve rispondere di ripetuta guida senza autorizzazione e tentato impedimento di atti dell'autorità. Titolare dell'inchiesta, la procuratrice pubblica Petra Canonica Alexakis. Il 62enne, dopo il primo ammonimento in Ticino, è stato beccato senza patente in altre tre occasioni, oltre Gottardo, fra cui nel tratto autostradale tra Ginevra e Belmont-sur-Losanne. Ora è atteso in aula nelle prossime settimane dalla Corte delle assise correzionali di Lugano.