Luganese

Lugano, 'il Civico non sarà di prossimità'

Il Municipio rassicura e smentisce le informazioni dell'interrogazione Plr: 'Il presidio sanitario luganese rimane centrale in Ticino'

L'ospedale Civico di Lugano (Ti-Press)
9 aprile 2021
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"Non c'è stato nessun declassamento a ospedale di prossimità né un depotenziamento della presenza dell’Ente ospedaliero cantonale (Eoc) a Lugano. I contenuti dell’Ospedale Regionale di Lugano rimangono invariati e la centralità del Civico non è mai stata messa in discussione da parte dell’Eoc che continua a ritenere il presidio sanitario di servizio pubblico luganese centrale nel sistema ospedaliero cantonale".  Il Municipio di Lugano smentisce le informazioni contenute nell'interrogazione presentata da nove consiglieri comunali Plr. D'altro canto, l'esecutivo informa che "l’anticipo dei lavori di miglioramento strutturale (reso possibile grazie al fermo della piastra) porterà rapidamente a una netta trasformazione positiva per tutti i pazienti ticinesi e per l’utenza luganese in particolare. L'Eoc investe sempre di più nella qualità, nella sicurezza e nell’ampliamento dell’offerta medica rimanendo aggiornato con i veloci sviluppi della medicina moderna e sempre in sintonia con l'evoluzione dei trend demografici". E la città continua, e continuerà, a essere l’unica del Ticino ad avere due ospedali pubblici.

Nuova piastra ferma, al via le sale

Alla domanda su come intenda procedere in merito al mancato investimento dell'Eoc nella realizzazione della piastra con il pronto soccorso, sale operatorie e cure intese, frutto di un concorso, l'esecutivo tuttavia non risponde direttamente limitandosi a ricordare che "lo scorso dicembre l'Eoc ha già avviato l’esecuzione di una nuova sala operatoria ibrida, mentre a inizio anno ha deliberato il progetto d'innalzamento di due piani del nuovo Cardiocentro. Al Civico verranno create nuove sale endoscopiche, nuove sale risveglio e postoperatorie e al parziale rifacimento del Pronto soccorso". In ogni caso, spiega il Municipio, "il cambio strategico è quello di non aumentare le volumetrie oltre al reale fabbisogno ma di investire di più nella qualità, nella sicurezza e nell’ampliamento dell’offerta medica. Questo non porterà a perdite di competenza. Al contrario, il presidio sanitario di servizio pubblico rimane la risposta Eoc di offerta ai pazienti ticinesi quale punta di diamante della Medicina altamente specializzata". Il mancato avvio del progetto Mizar non mette in discussione gli obiettivi di Lugano quale Città innovativa e della conoscenza. Intanto, il Municipio segue da vicino lo sviluppo di quelle iniziative di ricerca che avrebbero dovuto insediarsi al Mizar e che non hanno interesse a trasferire le proprie attività di laboratorio a Bellinzona.

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