Luganese

Lugano, il Civico 'declassato a ospedale di prossimità'

Il Plr interroga il Municipio sul mancato investimento dell'Eoc nella realizzazione della piastra con pronto soccorso, sale operatorie e cure intense

Una veduta del Civico che secondo il Plr sarebbe stato declassato a ospedale di prossimità (Ti-Press)
31 marzo 2021
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"Oltre la metà del bacino d’utenza si trova nel Luganese, la facoltà di medicina pure. Il Municipio trova accettabile che l’Ospedale Civico venga declassato a ospedale di prossimità? Trova normale che le attività di pronto soccorso, cure intense e sale operatorie si svolgano in box provvisori? Trova normale che il pronto soccorso dell’Ospedale Italiano, fortemente voluto dalla popolazione, rimanga chiuso?" Questa è la prima domanda dell'interrogazione presentata all'esecutivo cittadino dal gruppo Plr (prima firmataria Morena Ferrari Gamba. Un'interrogazione che traccia un bilancio fortemente critico di come la Città negli ultimi anni (non) ha gestito un settore promettente: Lugano avrebbe dovuto diventare polo dedicato alle tecnologie mediche, "in cui erano coinvolti Città, Cantone, Usi, Cardiocentro e Eoc, con la costituzione di Mizar Sa quale centro gravitazionale e fulcro di riferimento per l'Istituto di Ricerca in Biomedicina, l’Ente Ospedaliero Cantonale, il Cardiocentro Ticino, l'Istituto Oncologico della Svizzera Italiana, il Neurocentro e il Master di scienze biomediche. Un settore quello della formazione di punta e della ricerca nelle biotecnologie e medicina che avrebbero rappresentato una nuova via di sviluppo per l’economia ticinese, con la creazione di posti di lavoro ad alto valore aggiunto".

'Verso una città secondaria?'

Ma i progetti sono sfumati, eppure "nell’Ospedale Civico erano state localizzate le grandi specialità: Chirurgia complessa, Neurocentro, Cure intense, Grande Traumatologia, Infeziologia, Pneumologia e Cardiocentro. Bellinzona dal canto suo doveva essere il centro dell’Oncologia, della Dermatologia e, spostandola da Lugano, anche quello della Pediatria. Ora non sarà più così e verrà pure smembrata la specializzazione cuore-polmoni-torace che pure avrebbe dovuto essere insieme al Cardiocentro". Segnali che agli occhi del Plr "fanno capire come la politica stia spostando il suo baricentro a Bellinzona con una Lugano che è rimasta a guardare e senza ambizione, finendo per diventare una città secondaria". Muovono da queste considerazioni le altre domande poste al Municipio: "Come intende procedere il Municipio alla notizia del mancato investimento dell’Eoc nella realizzazione della piastra con il pronto soccorso, sale operatorie e cure intese, opera frutto di un concorso e lungamente attesa dalla popolazione di Lugano? Si sente rassicurato sapendo che le attività di tali reparti vengono realizzate in box provvisori, e si accontenta in cambio di interventi nella torre di secondaria importanza? Si è preoccupato di discutere con il Cantone e l’EOC per evitare questa ecatombe di ospedali e specialità? Come intende realizzare l’obiettivo di un polo tecnologico e biomedico così come previsto nel piano strategico 'Lugano 2025'?" E ancora: "Cosa ha fatto il Municipio per mantenere l’attività di Ticino soccorso 144, attività strategica per la coordinazione del soccorso sul territorio e che occupa circa 30 persone qualificate, sul territorio? E per mantenere le attività del futuro Parco delle Innovazioni a Lugano?"