Tuttora in corso le operazioni di spegnimento di tutti i focolai presenti nei piani inferiori degli stabili
Dopo l'enorme incendio di lunedì scorso che ha divorato il Mulino di Maroggia sono tutt’ora in corso le operazioni di bonifica e di spegnimento di tutti i focolai ancora presenti nei piani inferiori degli stabili. Coordinati dal Centro di Soccorso di Lugano, il Corpo pompieri di Melide ha collaborato alle operazioni per la rimozione di parte delle macerie con mezzi meccanici, all’asportazione del grano dal vecchio silos di legno e alla sua demolizione - informano i pompieri in un comunicato stampa. L’acqua utilizzata per lo spegnimento viene prelevata dal lago attraverso due grosse motopompe e portata, mediante condotte di trasporto, fino al luogo dell’evento. Si sono pure stese barriere di contenimento "per evitare che le acque utilizzate inquinino il Ceresio". Tutte le operazioni sono state suddivise in turni di 12 ore. A oggi il Corpo Pompieri Melide ha ingaggiato 26 militi per coprire 78 turni per un totale di 660 ore. Vista l’ampiezza dell’evento e la quantità di materiale impiegato sono pure stati coinvolti i pompieri dei Corpi di Categoria B del luganese (Caslano, Capriasca, Monteceneri e Novaggio).