Luganese

Inserimento professionale, si aiutino i giovani fuori dai radar

La Commissione della Gestione accoglie parzialmente la mozione volta a favorire l'inserimento professionale dei giovani in difficoltà

Il ventaglio delle professioni
(TI-PRESS)
26 ottobre 2020
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"... Restano tuttavia scoperti i giovani 'fuori dai radar', come a dire che Lugano è forte nella prevenzione, ma meno nell'accompagnamento: sarebbe fondamentale che accanto ai percorsi di rafforzamento delle offerte di apprendistato e all'aiuto all'orientamento alla fine della Scuola Media si potesse concretizzare un'iniziativa o una collaborazione destinata alla fascia 18-25 anni, in linea con gli obiettivi cantonali (...)". È quanto evidenzia la Commissione della Gestione di Lugano (relatrice, la socialista Nina Pusterla) in margine a un'antica quanto attualissima mozione presentata sette anni fa dal titolo, "Favorire l'inserimento professionale dei giovani in difficoltà". 

I commissari chiedono che il Municipio valuti quale via sia meglio percorribile per realizzare gli intenti della mozione, quelli cioè di mettere in atto un reale tentativo di reinserimento professionale dei giovani in difficoltà, segnatamente i giovani della fascia 18-25 anni "che si fossero persi via". La Gestione non caldeggia necessariamente la soluzione indicata dalla mozione, una collaborazione cioè tra la Città e la Fondazione Gabbiano, che già aveva elaborato un progetto di accompagnamento sociale, formativo e di inserimento professionale: il progetto Midada, attivo nel Locarnese, e il progetto Macondo, attivo nel Mendrisiotto. Il tema della formazione post-obbligatoria - sottolineano i commissari nel loro rapporto - è più che mai attuale, basti pensare al "Progetto Obiettivo 95%" approvato all'unanimità dal Gran Consiglio nel maggio di quest'anno per "centrare l'obiettivo di portare il 95% delle giovani e dei giovani ticinesi a essere in possesso per lo meno di un primo titolo del grado secondario II entro 25 anni".