Ipotizzabile una soluzione ridotta, ma non è detta l'ultima. Gobbi: faremo delle verifiche con la popolazione
Un sì netto a Maroggia, Melano a Rovio, un no abbastanza risicato da Arogno. Dopo la tornata della votazione consultiva, il progetto del nuovo Comune del Basso Ceresio - a proposito, si è votato pure sul nome, si chiamerà 'Val Mara' - presenta un rebus. Proseguire per una aggregazione a 3? Il Dipartimento delle Istituzioni valuta comunque di prolungare la legislatura nei tre comuni favorevoli. E tentare di recuperare Arogno in extremis, magari attraverso una petizione popolare, come successo recentemente per Sessa, comune 'riammesso' nell'aggregazione di Tresa malgrado un primo no nella votazione consultiva? Il Dipartimento del territorio non intende lasciare nulla d'intentato. Il suo direttore, il consigliere di Stato Norman Gobbi, così ci risponde: "Per Val Mara è un po' sorprendente che sia rimasto Arogno a dire di no, ci si aspettava maggiori criticità altrove. È una aggregazione di opportunità e non di necessità, volute dai singoli COmuni. Quello che faremo come Dipartimento è quello che abbiamo fatto anche con Sessa, cioè coinvolgere anzitutto la Commissione che ha progettato l'aggregazione, e con la popolazione, per esempio con serate, incontri con la popolazione".
Sicuramente se ne discuterà, intanto il risultato dice che nei 3 comuni favorevoli i sì hanno raggiunto in modo quasi identico il 63%, mentre ad Arogno si sono fermati al 46,74% contro un 53,26% di contrai, una differenza di esattamente 34 schede. Nel complesso dei 4 comuni, i sì totalizzano il 59,26% con una percentuale di votanti del 66,19%. Il nome Val Mara è preferito da 1030 votanti contro 472 che preferirebbero Basso Ceresio.
Umori contrastanti a Maroggia, veve si sono trovati i sindaci dei quattro comuni, tutti personalmente favorevoli. Riccardo Costantini, (Rovio), presidente della commissione aggregazione. "Non posso sbilanciarmi più di tanto, purtroppo per una manciata di voti ad Arogno la popolazione si è detta contraria. Se potrebbe stare in piedi una aggregazione a tre? Bisognerà rivedere lo studio, certo Arogno è il comune che ha fatto più opere negli ultimi anni, ma è anche quello con il moltiplicatore più alto. Potrebbe anche essere che loro hanno comunque lavorato così bene che i cittadini preferiscono restare da soli". Jean Claude Binaghi (Maroggia): "Sono contentissimo, la popolazione ha risposto, sono anche contento che sia passato il nome Val Mara. Peccato per Arogno, va rispettatala volontà popolare. Dal mio punto di vista penso che sia corretto che nasca un nuovo comune, a 3, perché sta in piedi, ma mi rimetto alla deicsione del Gran consiglio". Daniele Maffei (Melano): "L'aggregazione è passata in modo abbastanza chiaro, sono contento sono stato molto favorevolmente sorpreso di Rovio, e per Maroggia dove il mio stesso partito, il Plr era contro, cosa che mi ha deluso".
Ecco infine Arogno, il Comune che dice no. Il sindaco Corrado Sartori: "La decisione finale spetta al Gran consiglio, vista l'esiguità della differenza c'è la possibilità di raccogliere le firme come è stato fatto a sessa., A livello politico domani abbiamo riunione del Municipio, faremo una riflessione polita: noi eravamo 5 su 5 favorevoli, 21 su 25 in Consiglio comunale. la popolazione ha ovesciato tutto, ma la democrazia ha anche queste armi. Io comunque dopo 21 anni lascerò spazio ai giovani, ma l'avrei dato al nuovo comune, perché il Comune di Arogno non solo economicamente, non è messo così bene".
Dall'altra Celso Tantardini, ex sindaco di Arogno, e tra i contrari. "Mi aspettavo sicuramente un voto tirato, perché in queste votazioni giocano molti fattori non valutabili. Il partito più votato qui da noi, ma penso in tutto il Ticino, è il partito dei... senza partito. Arogno è sempre sopravvissuto da solo, chiaro, si riceve un aiuto dal fondo di livellamento, ma questo è sancito da una legge che stabilisce una certa solidarietà verso i comuni che sono in una condizione geografia svantaggiata. SOno molto contento del risultato, perché questo dimostra che la popolazione di Arogno è ancora attaccata al suo paese. Gli altri 3 Comuni hanno tutto il diritto di scegliere il loro destino non credo che adesso ci possano dire che la nostra opinione non c'entra niente, anche poiché non era una aggregazione di necessità. E poi credo che una aggregazione dovrebbe sorgere dal basso e non essere imposta dall'alto, e gestita da nuovi municipi. Io comunque ho fiducia nel Consiglio di Stato".