Stralciati per i due albanesi i capi di imputazione di lesioni semplici e di coazione. Confermato sostanzialmente il giudizio di primo grado.
Le difese avevano richiesto una "massiccia riduzione della pena". La Corte di appello e revisione penale, presieduta da Giovanna Roggero-Will, ha 'concesso' invece solo un mese in meno per ciascuno. È quanto indicato nel dispositivo della sentenza reso noto oggi, dopo il dibattimento avvenuto martedì a Locarno. Alla sbarra due albanesi protagonisti tre anni fa di una rissa nei dintorni del Quartiere Maghetti di Lugano. Quelli che sono stati definiti componenti di una banda di albanesi si erano scontrati con una gang di sudamericani lasciando sul terreno dello scontro feriti e contusi. I due, un 30enne, residente in Italia, e un 26enne, domiciliato in Albania, erano stati condannati in primo grado, rispettivamente, a sei anni e mezzo e a sei anni e tre mesi.
Sostanzialmente è stato confermato il giudizio di primo grado per entrambi gli imputati, con due eccezioni. Il trentenne, in particolare, è stato prosciolto da un episodio di lesioni semplici, mentre per il 26enne è stato stralciato un episodio di coazione, ciò che per i due ha comportato una riduzione della pena di un mese. La Corte era composta dai giudici a latere Rosa Item e Attilio Rampini, mentre al banco dell'accusa era seduta il procuratore pubblico Margherita Lanzillo.