Luganese

Lugano, la capogruppo socialista Simona Buri lascia il Cc

Se ne va per motivi professionali e di conciliabilità con il Gran Consiglio, ma con la sezione i rapporti si sono raffreddati. Ultima seduta: 5 ottobre

Simona Buri durante l'assemblea del Ps di Lugano il gennaio scorso, quando è stata esclusa dalla lista per le elezioni comunali (Foto Ti-Press)
23 settembre 2020
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Valzer rosa in casa rossa a Lugano. Cambiamenti all'orizzonte alla sinistra del legislativo cittadino, a pochi mesi dalle elezioni comunali posticipate all'aprile 2021: la capogruppo socialista Simona Buri e Nina Pusterla lasceranno il Consiglio comunale (Cc) e saranno sostituite rispettivamente da Beatrice Reimann ed Elena Rezzonico. Sebbene la notizia fosse nell'aria, Buri ha informato la sezione soltanto dopo il Cc di luglio: la sua ultima seduta sarà quella del 5 ottobre. Pusterla, che non si è ricandidata lo scorso aprile, resterà in carica fino alla fine dell'anno.

'Sarebbe stato troppo, non ce l'avrei fatta'

«Sarebbe stato troppo, non ce l'avrei fatta». Le ragioni dell'addio alla politica locale della capogruppo sarebbero dovute a una difficoltà di conciliare l'altro impegno politico, aggiuntosi nell'aprile del 2019: l'elezione in Gran Consiglio (Gc). E poi motivi famigliari e professionali: «Sono madre di tre figli e dal 1° ottobre inizierò a lavorare come consulente alla Mobiliare Assicurazioni di Lugano». «Avrei dato le dimissioni già dopo l'elezione in Gc – confida Buri –. Poi mi è stato chiesto di restare fino alla fine della legislatura. Ho accettato, ma è stata dura conciliare il doppio ruolo. E poi nel frattempo a causa della pandemia e del rinvio delle elezioni un anno è diventato due. Ho quindi comunicato alla sezione che sarei andata avanti quel poco finché non fosse arrivato un momento più tranquillo per il trapasso degli incarti. E questo momento è giunto».

Campagna movimentata e tensioni

Dietro all'uscita di scena non ci sarebbero quindi le tensioni con la sezione locale, culminate nel gennaio scorso con l'esclusione della granconsigliera dalla lista rossoverde per il Municipio. «No, il motivo non è quello – assicura –. Avrei voluto candidarmi soltanto per l'esecutivo, perché mettendomi in lista per il Cc ci sarebbe stato il rischio di una rielezione, che avrebbe significato mantenere il doppio impegno. D'altra parte mi sarebbe invece piaciuto dare una mano a livello di voti per tentare il raddoppio in Municipio». Una soluzione non accettata dal partito. Il colpo di scena è arrivato all'assemblea dell'8 gennaio: dopo un'iniziale rinuncia della capogruppo, l'autocandidatura sia per legislativo che per esecutivo, la sorpresa in sala, la discussione infine la votazione che ne ha sancito la definitiva esclusione dalla rosa.

'I rapporti si sono raffreddati'

Da allora tuttavia i rapporti non sono migliorati: «Sì, si sono un po' raffreddati – ammette la capogruppo –, ma nessuno è indispensabile. E poi non voglio dare adito a polemiche, non sono il mio genere. Preferisco lasciare adesso e dare spazio a persone nuove affinché abbiano il tempo di farsi conoscere in questi mesi, di valutare com'è il lavoro in Consiglio comunale, per poi ad aprile avere più chances di essere eletti». La subentrante Beatrice Reimann – assistente sociale e coordinatrice dell'Associazione malattie genetiche rare Svizzera italiana –, sebbene abbia già una lunga esperienza nel legislativo di Zurigo, non figurava nella lista per aprile 2020. «Vero, ma mi auguro che questi pochi mesi la entusiasmino e che cambi idea».

'Lascio senza rimpianti'

La 42enne di Cimadera, nonostante le recenti amarezze, lascia comunque «senza rimpianti»: «Sono contenta di essere riuscita più volte a esprimere la voce dei quartieri periferici per far capire che Lugano non è solo il centro città e sono felice di aver contribuito alla rivalutazione delle commissioni di quartiere». Resta ora l'attività in Gc. A livello cantonale la granconsigliera è salita alla ribalta l'inverno scorso in quanto candidata con Evaristo Roncelli alla co-presidenza del partito. «Avevo accettato per offrire un'alternativa interna – ricorda –. All'interno del Ps non siamo tutti uguali, c'è chi è più moderato e chi meno. A me quel che interessa è portare avanti le mie idee: di Sinistra, sociali e ambientali. Dare il mio contributo. Resto una persona al di fuori da determinati giochi. Io non sono nessuno, non faccio parte di nessuna famiglia, non sono stata portata da nessuno in politica».

Subentranti: Beatrice Reimann a Buri ed Elena Rezzonico a Pusterla

Oltre a Buri – entrata in Cc nel 2013 e diventata capogruppo nel 2016 –, si appresta a lasciare il legislativo anche Nina Pusterla, che pure siede nella commissione della Gestione. A lei subentrerà un'altra donna: Elena Rezzonico, più volte in lista in passato e membro del comitato socialista di Lugano. Mentre Carlo Zoppi, già vice, diventerà capogruppo, non è invece ancora noto chi sostituirà le due uscenti in Gestione.