L'esondazione del giugno scorso ha causato la perdita del doppio dei volumi rispetto a quanto inizialmente stimato e danni ingenti alla biblioteca
Sono oltre 12 mila su un totale di 20 mila i libri della biblioteca Lidia Macchi di Lavena Ponte Tresa sono andati distrutti a seguito dell'alluvione dello scorso 7 giugno: le abbondati precipitazioni avevano causato smottamenti e l'esondazione del fiume Tresa, che segna il confine con il Canton Ticino. L'acqua nella biblioteca del Comune di confine aveva raggiunto l'altezza di un metro, raggiungendo al ginocchio il murales dell'omino-lettore disegnato accanto all'ingresso, appoggiato al volume di Moby Dick. Il bilancio è dell'assessore alla cultura Valentina Boniotto: «Abbiamo provato ad asciugare i volumi che erano stati recuperati da decine di ragazzi (molti erano arrivati anche dal Ticino, ndr) che con slancio spontaneo si erano calati nel fango che avevano sommerso i locali della biblioteca, ma non c'è stato nulla da fare - sottolinea Valentina Boniotto -. La carta è materiale molto delicato, basta poco per danneggiarla in modo definitivo. Alla fine, il numero dei libri andati distrutti, è risultato il doppio rispetto a quanto inizialmente stimato. Senza l'aiuto dei volontari, incominciando dai giovani, fra cui anche numerosi adolescenti, le conseguenze dell'alluvione sarebbero state più pesanti». Anche gli arredi della biblioteca sono andati tutti distrutti. A Lavena Ponte Tresa si sta lavorando per riaprire la biblioteca prima di Natale mentre la Regione Lombardia ha stanziato 5 mila euro, mille ne sono arrivati dal Comune di Cantello e altri 800 euro da associazioni di Lavena Ponte Tresa.