Una 47enne italo-russa e una 43enne ucraina nei guai per una presunta truffa e delitto contro la Legge federale sugli agenti terapeutici
Due donne sono finite in manette nei giorni scorsi per una presunta truffa e delitto contro la Legge federale sugli agenti terapeutici. Si tratta in primo luogo di una 47enne cittadina italo-russa residente in provincia di Como, arrestata il 12 agosto a Mendrisio e sospettata di aver dapprima falsificato un certificato di libero esercizio della professione medica per poi effettuare illegalmente delle iniezioni di botulino e acido ialuronico a clienti di un centro estetico. Centro estetico di proprietà della seconda donna finita nei guai, una 43enne cittadina ucraina domiciliata nel Luganese fermata a Lugano lo scorso 19 agosto. Anche quest'ultima è sospettata di avere effettuato illegalmente delle iniezioni di botulino e acido ialuronico a clienti.
Le ipotesi di reato nei confronti della 47enne sono di truffa, falsità in documenti/certificati, delitto contro la Legge federale sugli agenti terapeutici, infrazione alla Legge sanitaria cantonale e ripetuta entrata illegale. Stando a nostre informazioni Il divieto di entrata nei confronti della 47enne riguarderebbe fatti analoghi. L'inchiesta è stata avviata a seguito di una segnalazione.
Le ipotesi di reato nei confronti della 43enne sono di truffa, delitto contro la Legge federale sugli agenti terapeutici, infrazione alla Legge sanitaria cantonale e favoreggiamento subordinatamente disobbedienza a decisioni delle autorità. Sono in corso accertamenti per individuare eventuali complici nonché le persone che sono state sottoposte ai trattamenti.